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Nel giorno del suo ottantesimo compleanno è morto a Roma Gigi Proietti. Un grande lutto per lo spettacolo e la cultura italiana che perde uno dei suoi più grandi ed amati punti di riferimento. Un mattatore unico sulla scena con una carriera monumentale divisa tra cinema, televisione e soprattutto teatro, il luogo dove l’attore ha costruito alcuni dei suoi successi più clamorosi ad iniziare da quel “A me gli occhi, please” del 1976 che resta il one-man-show più straordinario che la scena nostrana abbia avuto, un autentico testo sacro punto di riferimento per intere generazioni. Gigi Proietti era stato ricoverato nella serata di domenica in una clinica romana per gravi problemi cardiaci. Era in terapia intensiva e non era la prima volta. Già nel 2010 il cuore gli aveva dato dei problemi ma tutto si era superato brillantemente con un presto ritorno sulla scena. E’ stata praticamente una notte di veglia vissuta sui social per amici, colleghi e lo sterminato stuolo di fans che in poche ore si è ritrovato dai messaggi di auguri per l’importante al compleanno, alla preghiera collettiva. Le prime luci dell’alba, purtroppo, hanno riportato l’ennesima brutta notizia di questo sciagurato 2020. Il cuore di Gigi Proietti ha cessato di battere portandosi via un grande Maestro di teatro e comicità con oltre mezzo secolo di successi da raccontare. Un talento scoperto all’Università, una laurea in Giurisprudenza presa per far felici i genitori e quella bravura istrionica che iniziava a conquistare tutti. Una poliedricità che diventerà il suo marchio di fabbrica: Gigi Proietti ha trasformato in successo qualunque cosa abbia toccato, senza dimenticare la medaglia più brillante, il suo “Laboratorio Teatrale” portato avanti per decenni con passione e trasporto.

Gigi Proietti è Bruno Fioretti, detto “Mandrake” nel cult “Febbre da Cavallo”

Un “Laboratorio” che ha sfornato volti amatissimi dal pubblico come Enrico Brignano, Flavio Insinna, Giorgio Tirabassi, Gabriele Cirilli, Rodolfo Laganà e Francesca Reggiani. L’occasione che manda in orbita la sua carriera arriva al 1970 quando deve sostituire Domenico Modugno al fianco di Renato Rascel nel musical “Alleluia Brava Gente”. Pubblico e critica lo promuovono e quel ruolo arrivato per caso rappresenterà l’inizio di una carriera dove alle grandi prove d’attore si sono intervallate anche quelle di regista, doppiatore e cantante. Eduardo De Filippo aveva visto in lui il suo erede designato. Si incontrarono un paio di volte. Eduardo voleva che Gigi portasse avanti la sua eredità artistica. Il giovane Proietti preferì dedicarsi ad un percorso più istrionico “A me gli occhi, please” è, in questo giorno tristissimo, il suo testamento naturale. Una prova maiuscola riportata in scena anche nel 1993, 1996 e nel 2000 davanti agli oltre trentamila spettatori dello Stadio Olimpico di Roma. Al cinema si è guadagnato l’immortalità, sempre alla fine degli anni ’70, con il cult “Febbre da Cavallo”, film diretto da Steno che il pubblico ormai recita a memoria. Il personaggio di “Mandrake”, lo scommettitore dei cavalli che va regolarmente in bolletta con il socio Pomata/Enrico Montesano, diventa una delle sue maschere più famose insieme al “Gastone” di petroliniana memoria e ai recenti Pietro Ammicca, il venditore affarologo che parla con i gesti e il monologo cult della sauna.

Un’altra interpretazione indimenticabile: Il Maresciallo Rocca in TV

Nel 1996 inchioda davanti allo schermo tutta l’Italia con “Il Maresciallo Rocca”, un successo di ascolti ancora oggi decantato. Gigi Proietti, con la sua divisa da carabiniere, entra nelle case degli italiani come uno di famiglia e si rinsalda un rapporto d’affetto con il pubblico durato oltre cinquant’anni. Un legame speciale confermato anche nel 2017, con i sabato sera di “Cavalli di Battaglia”, dove l’attore ha riproposto in prima serata i successi-cult della sua carriera. In televisione lo abbiamo visto di recente al fianco di Alberto Angela, raccontare la sua Roma in “Ulisse, il piacere della scoperta”. Ha abitato in ogni luogo dove si facesse spettacolo e dietro le sue battute c’erano grandi verità e riflessioni sulla vita di tutti i giorni. Il teatro era la sua casa. Tra i suoi progetti più osannati sicuramente aver fatti rivivere Shakespeare al Globe Theatre. Con la scomparsa di Gigi Proietti cala il sipario su un attore inarrivabile e monumentale. In queste ore tristissime ci piace ricordarlo con una battuta: “Mi destano sempre grandi sospetti le persone che non ridono mai…

Vincenzo Lombardi