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Avevamo giurato a noi stessi di non occuparci più degli strafalcioni, dei refusi, degli errori e degli “orrori” presenti negli atti amministrativi del comune di Mondragone. Tuttavia, ci sono delle vere e proprie “assurdità” che proprio non possono essere lasciate passare, anche perché si corre il serio rischio di peggiorare sempre di più, di “spararle” sempre più grosse. Sì, anche noi pensavamo che questi incredibili “pasticcioni” avessero già da tempo toccato il fondo, ma ci sbagliavamo di grosso: stanno già al doppio fondo. Basta soffermarsi su queste due anomalieche da sole dovrebbero spingere questi signori alla vergogna-per cogliere il punto di degrado amministrativo nel quale siamo piombati.La prima. Vi ricorderete le battaglie– in solitaria, come sempre– ingaggiate dall’AMBC a proposito delle società componenti il “Gruppo Amministrazione Pubblica“-G.A.P. (l’art. 11-bis del decreto legislativo n. 118/2011 prevede la redazione da parte dell’ente locale di un bilancio consolidato con i propri enti e organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate, secondo le modalità e i criteri individuati nel principio applicato del bilancio consolidato). Battaglie nei confronti di chi arrivò– in prima istanza– a sostenere, addirittura in pieno Consiglio comunale(ignaro come sempre),come tale adempimento fosse sostanzialmente “una non delibera” (stiamo citando la Segretaria comunale, dott.ssa Antonia Elia), inventando così –con maestria e su due piedi– un’altra tipologia di atto amministrativo e di chi –successivamente– ha continuato a pasticciare con organismi una volta messi, poi non messi, quasi sempre dimenticati e così via. Un delirio! Nei giorni scorsi la Giunta guidata dal Sindaco “con un suo stile”, il Dott. Virgilio Pacifico, presenti tutti gli assessori comunali, ha adottato la deliberazione N. 71 del 12-10-2020 avente ad oggetto: “Individuazione G.A.P. per bilancio consolidato 2019”.Il sindaco e tutti i suoi assessori, come faranno di norma, dopo aver studiato –e non poco-sulle “sudate” carte apparecchiate dai soliti uffici (e sapete di chi parliamo …), hanno preso atto che le partecipazioni dell’Ente da considerare ai fini dell’individuazione del GAP sono le seguenti: Comune di Mondragone;  Far. Com. S.p.A. al 70%;  Consorzio ASI Caserta al 6,06% e l’Asmel Consortile S. c. a r. l. allo 0,81%, escludendo però quest’ultima dalla perimetrazione (essendo la partecipazione del Comune di Mondragone inferiore all’1%) e predisponendo il bilancio consolidato con i dati contabili della Far.Com. S.p.A. e del Consorzio ASI (tralasciamo in questa circostanza di considerare se tale ricognizone sia finalmente- e dopo anni- corretta). E alla deliberazione sono stati allegati il bilancio 2019 della Farcom (in pdf) e il bilancio, la nota integrativa e la relazione di gestione al 31.12.2019 del Consorzio ASI (in pdf).Ma sapete il bilancio di quale Consorzio ASI è stato allegato? Non quello di Caserta, al quale improvvidamente aderiamo e in cui esercita –con tanto di conflitto d’interesse– il Consigliere comunale Rizzieri, ma quello di Latina. Si, avete letto bene: hanno avuto il “barbaro coraggio” di allegare il bilancio di un altro Consorzio ASI. Ci sarebbe da domandare: ma la Giunta, su quali carte  “ha sudato” prima di approvare questa delibera? E la Segretaria comunale, grande esperta di welfare, che carte ha letto?Ma, fate così: non rispondete, vergognatevi direttamente! E passiamo alla seconda anomalia. Vi ricorderete che nella gestione dei “buoni spesa” durante la clausura primaverile per la pandemia, i “nostri” furono alquanto categorici (ma corretti) nel sostenere l’impossibilità di pubblicare i nominativi dei fruitori dei “buoni”, stante la normativa sulla privacy (anche se poi pubblicarono i nominativi di alcuni lavoratori risultati positivi al Covid19). Eppure, dalla stessa Area, con la recente determinazionen. 1817 del  20 ottobre scorso,avente ad oggetto: ”Erogazione contributo economico straordinario-Liquidazione”, hanno preso atto dell’accertata precaria situazione economica di un cittadino (con specificazione dello stato di particolare disagio) e gli  hanno liquidato un contributo economico di 400 € con tanto di nome, cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale ed IBAN del beneficiario inserito “in chiaro” nell’atto. Cosa dire? Che è un’amministrazione ormai da tempo “fuori come un balcone” e che difficilmente riusciranno “a fare pace con il cervello”. Almeno fin quando ci sarà questo Sindaco “col suo stile” e questa maggioranza.

Redazione