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ROMA. “Nonostante autorevoli pareri di magistrati, costituzionalisti e politici anche di sinistra, sulla inutilità di modificare alcune norme Antimafia, il PD insiste e al Senato rincorre la logica giacobina del M5S”. Lo scrive, su Facebook, il senatore del gruppo ALA-SC, Vincenzo D’Anna, che poi prosegue: “il trio meraviglia dell’antimafia militante ed inconcludente Casson-Lumia-Capacchione, ha confezionato un ulteriore castigo per coloro che commettono reati contro la pubblica amministrazione: la confisca dei beni!!”. Insomma, aggiunge D’Anna “se un sindaco usa impropriamente l’auto di servizio oppure commette un reato qualsiasi, può essere soggetto alla confisca dei beni. Aggiungete che la prescrizione, per qualunque tipo di reato contro la pubblica amministrazione, arriva fino a 30 anni, vorrà dire che i prossimi amministratori li cercheranno col lanternino tra i truffatori ed i ladri che rischiano pur di rubare ed intrallazzare. Il resto resterà a casa”.

bocchetti