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on. Antonio Del Monaco

MADDALONI- (di Antonio Del Monaco*) Sembra riecheggiare la famosa frase di un film “dai la cera, togli la cera”…
Ecco. De Luca continua ad emanare ordinanze, una peggiore dell’altra.
Dopo l’insensato “chiudi la scuola, riapri la scuola (ma solo infanzia)”, arriva l’ulteriore danno per i cittadini campani: oltre alla sospensione delle prescrizioni mediche e delle esenzioni fino al nuovo anno, allo stop per esami radiologici ed ematologici, sono sospesi tutti gli interventi, anche ambulatoriali, presso gli ospedali pubblici (tranne in caso di terapie oncologiche).
Non ci saranno operazioni, dunque. Non in una struttura pubblica almeno.
Sono finiti i soldini, non ci sono fondi per la regione Campania a quanto pare.
Lo Sceriffo, osannato nella provvida sventura chiamata Covid-19, ora comincia a dare seriamente i numeri!

Quanto sta accadendo nella Sanità campana, nella Sanità Pubblica, era prevedibile: bloccati i concorsi, ridotto il personale medico e sanitario, sperperato in altri modi (e in altri luoghi) il denaro pubblico, ecco che arriva la mazzata! Siamo al collasso, sentiamo dire. Certamente non è una menzogna.
Eppure, a onor del vero, so per certo che in alcune strutture (all’Ospedale del Mare a Napoli, ad esempio) i famosi ventilatori polmonari richiesti, e che ora sembrano scarseggiare, ci sono eccome: ancora impacchettati e inutilizzati in un angolo di qualche stanza remota chiusa a chiave.
Perché? Il personale medico, gli infermieri, gli OSS non sono sufficienti…

Ebbene, tutti noi ricordiamo i concorsi bloccati, i vincitori e gli idonei in attesa di prendere servizio, i mesi di attesa, i forse, i se e i ma dello Sceriffo.
Ora i nodi vengono al pettine e a pagarne le conseguenze sono i cittadini, costretti a sborsare più del dovuto per fare analisi, controlli, tamponi…alimentando così le casse del privato, tanto caro al nostro De Luca.
Le nostre eccellenze, i nostri medici, stanno tentando in ogni modo di fare l’impossibile nelle strutture pubbliche, ma si sentono quasi abbandonati, messi da parte, inascoltati se poi a beneficiare delle risorse economiche sono solo gli enti privati. Questo non è giusto!
Costringere i pazienti a servirsi di strutture private, addirittura per operazioni o interventi chirurgici, è davvero vergognoso!
Quanto ancora dovremmo aspettarci dal Signor No? Da colui che fa il bello e cattivo tempo?

Nessuno si aspettava una pandemia mondiale, è vero. Nessuno era preparato al peggio. Ma è pur vero che se in una regione, per anni, il settore sanitario pubblico è stato bistrattato a beneficio di pochi, impoverendo e limitando sempre di più il raggio d’azione, la risposta alle numerose domande, e generando file di attesa assurde, come se il termine urgenza non avesse valenza alcuna…pur non scontrandoci col Covid-19, sarebbero crollate una ad una le torri del castello di sabbia voluto da De Luca. In ogni caso.
Era solo questione di tempo.

  • Deputato del Movimento Cinque Stelle
Redazione