Questa mattina, appartenenti alia Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise (CE), unitamente ai militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Calvi Risorta, Castel Volturno e Formicola, hanno dato esecuzione all’ordinanza di sequestro preventivo emessa, su richiesta di questa Procura della Repubblica, dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di:
1. F.P. cl. 1989, legale rappresentante dell’Impresa “F.P. METAL s.r.l.”.;
2. F.Z. c1.1976;
3. A.Z. cl. 1957;
4. M.C. cl. 1970;
5. S.Z. cl. 1966;
6. A.M. cl. 1975,
dello stabilimento di recupero di rifiuti non pericolosi di natura metallica ed elettronica denominato “F.P. METAL s.r.l.”, con sede in Recale (CE), e di nr. 5 furgoni conferitori di rifiuti alla predetta impresa di rispettiva proprieta dei restanti indagati, i quali sono gravemente indiziati di aver dato luogo, in concorso tra di loro ad un’illecita gestione di ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi.
In particolare, la brillante attività investigativa ha preso spunto da un accertamento svolto, in data 23 gennaio 2020, presso 10 stabilimento “F.P. METAL s.r.l.” di Recale (CE), dai predetti militari della Stazione Carabinieri Forestale di Marcianise, unitamente a tecnici specializzati dell’ ARP AC – Dipartimento Provinciale di Caserta, nel corso del quale sono state rinvenute diverse apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse (lavatrici, cucina, lavastoviglie, forni, piani cottura, etc.) per le quali il legale rappresentante della ditta non e stato in grado di produrre alcuna documentazione giustificativa circa la loro provenienza, trasporto e conferimento.
La visione dei Registri di carico/scarico dei rifiuti ha evidenziato che l’ultima operazione di conferimento dei rifiuti metallici presso il predetto stabilimento “F.P. METAL” era avvenuta in data 13/12/12019, mentre l’esame delle immagini estrapolate dalle registrazioni storiche del sistema di videosorveglianza interno della medesima ditta hanno evidenziato con chiara evidenza che, nei giorni
21/11/2020 e 23/01/2020, numerosi furgoni avevano conferito rifiuti alla F.P. Metal s.r.l., senza che di essi
non sia stata rinvenuta alcuna traccia cartolare, ovvero nessun documento dal quale evincere la tracciabilita di detti rifiuti
Al fine di raccogliere ulteriori elementi probatori necessari a corroborare Ie possibili condotte illecite che si erano gia delineate, i militari della Stazione CC Forestale di Marcianise, nei giorni 04/02/2020 e 06/02/2020, da una posizione panoramica dislocata nelle immediate adiacenze dell’ingresso del predetto stabilimento con ottimo punto di osservazione suI piazzale della ditta F.P. Metal s.r.l., hanno effettuato dei servizi di osservazione, fotografando e annotando tutti i conferimenti di rifiuti e le targhe dei relativi furgoni coinvolti (oggi posti in sequestro): nr. 6 operazioni di conferimenti rifiuti accertati in data 04/02/2020 e nr. 5 in data 05/02/2020.
In data 16/04/2020 i medesimi Carabinieri Forestale del Reparto di Marcianise hanno, quindi, effettuato un nuovo accesso nello stabilimento della ditta F.P. Metal s.r.l., procedendo ad acquisire
nuovamente il Registro di carico e scarico dei rifiuti, dalla cui visione e emerso che alcun conferimento di
rifiuti era stato registrato dalla ditta “F.P . METAL” rispetto a quelli accertati e documentati durante i citati servizi di osservazione svolti dai militari in data 04/02/2020 e 05/02/2020 e che neanche alcuno di essi era giustificato a mezzo dei Formulari di Identificazione dei Rifiuti.
Le indagini hanno in definitiva permesso di disvelare che 10 stabilimento “F.P. Metal s.r.l.” ha ricevuto “a nero”, con cadenza quasi quotidiana, diversi quantitativi di rifiuti in ferro ed acciaio, presumibilmente dietro pagamento di piccoli corrispettivi a soggetti che effettuano trasporti di rifiuti con l’ausilio di piccoli furgoni e/o Apecar non autorizzati e/o in assenza di Formulari di Identificazione dei Rifiuti (trattasi questi ultimi di soggetti che, il pili delle volte, operano a nero nel campo degli svuota cantine e sgombero locali, i quali effettuano un’attivita illecita di gestione di rifiuti conseguendo un duplice ricavo
economico, ovvero sia percependo il corrispettivo versato dal cedente i rifiuti, sia rivendendo, nel caso di specie alla F.P. Metal s.r.l., quelli che posseggono un valore di mercato: es. rame, alluminio, ferro, acciaio).
Quello degli svuota cantine e sgombero locali e una criticita per il territorio della provincia di
Caserta in quanto, fatta eccezione per i rifiuti metallici che sono molto richiesti dagli stabilimenti di recupero dalla cui cessione e quindi possibile ricavare un utile, i restanti rifiuti raccolti da detti operatori: ingombranti, plastica, carta, vetro, non avendo uno sbocco commerciale, vengono molte volte illecitamente smaltiti in luoghi isolati lungo Ie strade di campagna. Fenomeno che soprattutto nel periodo estivo ha come conseguenza finale la combustione illecita dei rifiuti abbandonati per creare nuovi spazi in cui poter continuare Ie operazioni di illecito smaltimento.