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MADDALONI- Pure via Cancello alla “Marcia della Liberazione 2020” di sabato scorso. Nuova performance, politica e culturale, di Fabrizio Crisci. Il presidente del Comitato Abc, già protagonista di battaglie per la legalità (Ponte Vapore, esondazioni collettore ex Casmez) si cimenta con la contestazione contro la gestione dell’emergenza Covid.

E’ diventato un negazionista?

Non diciamo sciocchezze: una cosa è l’emergenza Covid-19 e un’altra la politica di gestione contraddittoria di questo governo.

Restiamo sul locale. Ma in via Cancello c’è “Coviddi”?

Scherzando posso paradossalmente rispondere a tono: in via Cancello non c’è Coviddi. Siamo così saturi di Escherichia coli e germi fecali (dopo un ventennio di esondazioni fognarie) che anche i virus, da queste parti, si mettono la mascherina. Siamo diventati immuni come alle chiacchiere che i politici di tutte le latitudini e longitudini hanno scaricato sulla gente inerme. Peggio delle esondazioni, perchè le acque putride periodicamente si ritirano, le bugie organizzate ad arte invece fanno male. E’ grave speculare sui disagi della gente in seria difficoltà.

Torniamo al negazionismo e alla manifestazione di sabato a Roma…

Questa storia del negazionismo è una balla giornalistica preconfezionata dai giornalai di regime che invece di informare puntano a diffamare. Non vogliono porre domande ma cercano conferme a risposte preconfezionate. E’ inaccettabile.

Ma negate i rischi della pandemia?

Io non nego un bel niente. Anzi, come si può negare una simile evidenza? Non nego affatto i rischi sanitari, la necessità di adottare un sistema di prevenzione e distanziamento, misure adeguate per garantire la convivenza con il Covid. Il problema è che si contestano le modalità con cui si sta gestendo tutto questo. E allora che si fa? Si parla di negazionismo spostando l’attenzione su aspetti marginali al fine di non confrontarsi sulla cose da fare.

E quali sono le cose da fare che non vanno?

Primo, sarebbe necessario (ora che la prima ondata che ci ha colti di sorpresa è passata) che si adotti, su scala nazionale, un protocollo unico valido per tutti. Ma vi sembra normale che 20 regioni adottino 20 strategie diverse? Secondo, il Governo o è chiamato a decidere e non inseguire gli umori della piazza o mediare tra le diverse istanze di parte. Terzo, basta con la politica dei decreti legge e si affronti in Parlamento come, quando e perchè adottare le varie strategie. Chiedere che il Parlamento abbia un ruolo centrale è essere negazionista? Credo che sia invece la volontà di affermare in pieno il dettato costituzionale. E’ eversivo appellarsi a tutto ciò? Io non credo. Eppure i media si limitano agli slogan spostando il tutto sulla semplificazione dello scontro tra negazionisti e non negazionisti. Una cortina fumogena dietro cui nascondersi per evitare qualsivoglia forma di confronto e dibattito nelle sedi istituzionali deputate. Temo, personalmente, i negazionisti della democrazia e del ruolo centrale del parlamento.

Francamente, a Roma c’era di tutto un pò…

Si ma il messaggio chiave è stato stravolto e non fatto passare.

Con il cartello a tracolla ha avuto una forte esposizione mediatica. E’ un attacco nacisistico?

No, la volontà di affermare ragioni o meglio ancora interrogativi che non vendono nemmeno presi in considerazione. Ripeto la centralità è del Parlamento.

Redazione