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Le elezioni sono state mai come questa volta inequivocabili dando risultati chiari a partire da Referendum, poi all’elezioni a presidente della regione Campania De Luca e poi anche di Andrea Pirozzi sindaco 2.0 di Santa Maria a Vico.

Ad Arienzo invece non è stata così netta la vittoria di Giuseppe Guida che diviene sindaco per meno di 70 voti.

Mentre nella notte i cittadini votavano per scegliere i rappresentanti regionali e comunali, a Cervino si consumava il dramma della fine prematura dell’amministrazione Piscitelli per le contemporanee dimissioni di nove consiglieri comunali.

A San Felice a Cancello invece stranamente tutto tace. Curioso visto il non esaltante risultato di Forza Italia e quindi anche Italia Chiara Colella, in genere per molto meno si sono minacciate dimissioni, cadute di amministrazioni ecc. Stavolta pare tutto tranquillo.

Ritorniamo ad Arienzo e Santa Maria a Vico, ormai siamo in pieno totogiunta.

Ad Arienzo il neosindaco Guida ha già varato la giunta e questi sono i nomi: Amanda Ferrara, Maria Grazia D’Agostino, Michele Rivetti, Giuseppe Piscitelli. Complimenti al sindaco per la rapidità.

A Santa Maria a Vico la presenza di Veronica biondo -come vice- in giunta è scontato, così come il rientro di Anna Cioffi, rimane da “sistemare” Grieco che ha avuto una bella performance, forse non subito in giunta ma magari come capogruppo oppure in stand by per un anno o due e poi magari fare un turn over. Per gli uomini invece dovrebbe essere riconfermato Giuseppe Nuzzo e dovrebbe entrare Clemente Affinita, l’altra casella dovrebbe essere assegnata a Michele Nuzzo. Per la presidenza del consiglio in pole qualcuno della vecchia guardia, ma da vedere se sarà questo passaggio concordato con l’opposizione oppure imposto.
Noi comunque speriamo, non tanto per Arienzo, visto che già è stato annunciato il contrario di quel che vorremmo, ma almeno per Santa Maria a Vico, che si smetta con questa assurdo sistema di conferire deleghe, anche importanti, ai consiglieri comunali. Non è vietato, ma le deleghe devono essere per specifici argomenti e non omnicomprensive. 

Soprattutto che gli assessori facciano gli assessori per le materie loro assegnate e non diventino minisindaci delle loro zone di elezione, ricordiamo che il consigliere come gli assessori rappresentano tutto il comune e non esiste vincolo di mandato.

A tutti gli eletti un buon lavoro.

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Alfredo Ferrara