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MADDALONI- Assessori con la valigia? Secondo gli accordi elettorali del luglio 2018, la giunta De Filippo, nella composizione attuale, sarebbe arrivata a fine corsa. Insomma, c’è chi esce e chi entra. Ma, in molti, scommettono che ci sono molte porte girevoli: qualcuno potrebbe girare in tondo cioè potrebbe uscire da un lato e rientrare dall’alto rimanendo ben saldo al suo posto. Il cambiamento viene da lontano: gli avvicendamenti sono parte del patto fondativo della coalizione siglato nel luglio 2018 e prevedono certamente un turn over tra consiglieri e amministratori. Se il patto con gli elettori non sono chiacchiere il «rimpasto in giunta» s’ha da fare. Chi entra e chi esce? L’attenzione va sui “leghisti maddalonesi”: il popolo padano, cresciuto a dismisura all’ombra della sgarrupata Torre Artus, è francamente sovradimensionato. La destra di ispirazione rautiana di «Riscossa Maddaloni», con l’imbarco degli ex Fi, ha una rappresentanza sproporzionata rispetto al suo peso specifico politico reale. In cima alla lista dei nuovi assessori c’è Giuseppe Carfora che dovrebbe affiancare gli assessori ex Forza Italia. In uscita, c’è Giuseppe D’Alessandro che come assessore ai lavori pubblici insidia il primati di longevità amministrativa che appartiene al mitico archingegnere Angelo Schiavone. Turn over in casa «Maddaloni Futura»: nel secondo tempo della giunta e Filippo scenderebbe in campo Antonio De  Rosa al posto dell’assessore Enzo Lerro. E pure Lui, l’instancabile vice-sindaco Gigi Bove (in campagna elettorale permanente effettiva 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno) potrebbe essere messo in discussione. Tirato per la giacchetta il sindaco, nonchè imperatore della maggioranza arcobaleno, Andrea De Filippo, scherza: “Cambierò solo Katia Ventrone”. La solita mezza bugia che nasconde un piccola verità: cambiamento in vista nella componente femminile? Anche la prof. Calabrò è al capolinea? Segnali di un possibile futuro impegno per Alessandra Vigliotti? Per il momento, solo illazioni prive fondamento. Ma in politica mai dire mai. Staremo a vedere.

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Redazione