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A modo loro hanno voluto chiudere questa campagna elettorale, proprio nella notte che porta al tradizionale silenzio politico, vigilia del voto regionale. Gli Ultras Maddaloni 1919 hanno fatto sentire la propria voce in totale contrapposizione con il più classico dei periodi fatto di promesse e proclami. Il gruppo, in puro stile “Ultras”, ha voluto esprimere il proprio pensiero distinto e distante da ogni colore politico. Non casuale il “luogo del delitto” scelto dalla parte più accesa dei tifosi maddalonesi. Lo striscione, infatti, è stato esposto ai piedi del simbolo per eccellenza di una città che stenta a decollare: i ruderi della vecchia casa comunale. Il motivo della protesta sarebbe rappresentato dal totale disinteresse della politica locale ai problemi e alle esigenze legati alla squadra di calcio prossima a disputare il campionato di Eccellenza. Evidentemente il nuovo “Cappuccini” completamente dipinto di verde con la crescita dell’erba naturale non ha pacato le amarezze degli Ultras. La rivoluzione dello storico impianto di via Mercorio, infatti, è stata messa in atto da un privato (il Presidente della Maddalonese Calcio, Maurizio Verdicchio) ma, le attenzioni della politica per le sorti del pallone locale, continuano a non convincere la frangia più accesa del tifo granata.

Lo striscione di protesta apparso poco dopo le 23

POLITICA DI PROMESSE, CITTA’ SENZA STADIO E NESSUNA IDENTITA’’.  Così recita lo striscione apparso nei pressi del Monumento ai Caduti poco dopo le 23. “Ancora una volta il tempo delle elezioni si è trasformato nel tempo delle promesse… non mantenute. I supporters granata – si legge nella nota giunta in redazione – hanno sentito l’esigenza di alzare la voce in prossimità delle elezioni e palesano la voglia di uno stadio che rappresenti la città. Da anni non si riesce ad arrivare ad una conclusione. Ci si aspettava un aiuto concreto in vista del lavoro fatto della nuova proprietà che ha dato la sua risposta donando un nuovo manto erboso al Cappuccini”. Per gli Ultras Maddaloni 1919 è ingiustificabile l’assenza di un progetto serio e concreto che possa supportare la passione e i sacrifici di chi ha rilanciato il calcio a Maddaloni. Il “Cappuccini” non è più un recinto polveroso ma, la mancanza di un nuovo Stadio, moderno ed accogliente, per tifosi ed appassionati rappresenta un’onta difficile da cancellare per il popolo Ultras. Difficile dare torto all’amarezza del tifo organizzato. A conti fatti, Maddaloni resta una delle poche città senza un impianto decente e le nuove indicazioni anti-COVID della Lega Nazionale Dilettanti, porteranno, per l’imminente stagione calcistica, ad un ulteriore “taglio” in merito all’ingresso sugli spalti. L’identità di una città, passa anche attraverso la propria squadra di calcio. Questo, in sintesi, il messaggio che i tifosi hanno voluto indirizzare alla classe politica locale proprio a poche ore dell’importante e delicato voto elettorale

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Vincenzo Lombardi