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MADDALONI- Il ritorno della guerra del congresso cittadino. Il Pd, e quelle che ne rimane, ritorna al punto di partenza dopo le dimissioni del segretario cittadino Alfonso Formato. Ne parliamo con Carlo D’Angelo, di fatto tessera numero uno, vista la lunga militanza, in quello che è stato il Pc poi il Pds-Ds-Pd.

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Zio Carlo, si è rimesso in moto il Pd?

In un certo senso si. Va subito detto che sono condivisibili i principi di rinnovamento, discontinuità, avviccendamento generazionale e ritorno alla piena rappresentatività del territorio. Anzi dico di più: vanno sostenuti. Ma va anche detto che sono stati fatti tre gravi errori politici.

Quali?

Posto che i principi sono condivisibili, il metodo politico adottato è sbagliato.

Sarebbe?

Primo, un segretario che lotta per il rinnovamento non doveva dimettersi ma guidare, spingere, imporre, lottare affinchè quell’auspicio si trasformi in azione politica. Altrimenti, si lascia campo libero alla cosiddetta conservazione.

Secondo?

Secondo, se questo è l’obiettivo, bisognava sollevare il problema del rinnovamento e anche delle candidature un anno fa. Ora, a giochi fatti, è troppo tardi. Non c”è tempo e non ha senso ragionare di candidature con gli schieramenti già campo da settimane. Certi percorsi si preparano prima.

Terzo?

Anche Russo ha fatto un errore. Che senso ha avanzare una candidatura, sebbene di servizio, a giochi fatti? La risposta di quanti, nel partito hanno ottenuto incarichi anche istituzionali agganciati a correnti e personaggi ben precisi, non poteva non essere di rifiuto. Un anno fa bisognava sollevare il caso di quanti hanno subordinato la loro militanza locale a logiche di appartenenza organica che ripeto sviliscono le aspettative del territorio. Un anno fa e non ora.

Ma il percorso politico è stato messo in moto?

Meglio tardi che mai. Il problema è sempre lo stesso: questo partito deve tornare a rappresentare la città. Ora con le le dimissioni di Formato si rischia di riconsegnare il Pd ai soliti noti o al commissariamento: strade già sperimentate e senza sbocchi.

Redazione