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<Antò, fa caldo>, il tormentone di uno spot di qualche anno fa oggi dovrebbe essere aggiornato in: <Antò, fa sempre più caldo>. Sono giornate particolarmente calde quelle che stiamo vivendo, con temperature che sfiorano e a volte superano i 40 gradi. Aumentano le temperature nelle aree urbane in Italia e nel Mondo. “Decine di studi scientifici dimostrano, ha dichiarato GIOVANNI ROMANO di EUROPA VERDE AMBIENTE, in maniera sempre più allarmante come gli effetti dei cambiamenti climatici siano già evidenti e colpiscano in special modo le aree urbane del pianeta, con ondate di calore e fenomeni meteorologici più frequenti e sempre più estremi”.“A <certificarlo> da ultimo, ha continuato Antonio Taglialatela, è Legambiente con il  Rapporto Città sempre più calde – Legambiente 2020. In Italia dove dal 1960 a oggi, secondo la ricerca dell’European Data Journalism Network che ha confrontato le serie storiche delle temperature dei Comuni italiani, a Roma la temperatura è aumentata di +3,65°C , seguita da Milano (+3,34°C) e Bari (+3,05°C). Ma anche i comuni più piccoli come i nostri hanno visto registrare un’impennata delle proprie temperature e aumenti che -in media- sono come quelli della città più grandi. Drammatici sono ovviamente gli effetti delle temperature sulla salute, in combinazione con altri fenomeni che portano a vere e proprie  <isole di calore.>””La crescente urbanizzazione ed impermeabilizzazione dei suoli(e nei giorni scorsi abbiamo denunciato l’incessante consumo di suolo anche nei comuni della provincia di Caserta), ha sottolineato GIOVANNI ROMANO di EUROPA VERDE CAMPANIA, l‘inquinamento da traffico veicolare(e da tempo andiamo chiedendo di pedonalizzare e rendere maggiormente ciclabili le nostre città) e l’uso dei condizionatori danno vita a questo fenomeno che può creare disagi anche molto gravi. In particolare sono gravi le conseguenze su gruppi quali anziani, bambini e persone affette da patologie croniche soprattutto a carico del sistema cardiovascolare e respiratorio.Non meno preoccupanti gli impatti dei fenomeni meteorologici estremi”. “Nei periodi estivi –ha continuato l’ex presidente dell’Associazione Quartiere di Sant’Angelo,Antonio Taglialatela, si intensificano i fenomeni alluvionali, le cosiddette bombe d’acqua, in un quadro di sempre maggiore instabilità climatica legato al generale aumento delle temperature con gli ultimi fenomeni noti alla cronaca che si sono verificate nelle scorse settimane a Palermoe Milano.Legambiente ha attivato anche una mappa del clima: https://cittaclima.it/che comprende: comuni colpiti, eventi estremi, stop infrastrutture, allagamenti e esondazioni fluviali. La mappa, ha precisato Taglialatelacome si può agevolmente verificare-considera– tra gli altri fenomeni-anche l’allagamento del 23 settembre scorso a Mondragone e in altri comuni casertani, con la seguente descrizione: <allagamenti da piogge intense – Grazzanise (CE) – 23/09/2019 – Abitazioni senza energia elettrica, alcuni alberi caduti sul manto stradale, allagamenti ed una tettoia volata per il forte vento. E’ il bilancio, in provincia di Caserta, del violento nubifragio abbattutosi. Tra i centri colpiti: Mondragone, Marcianise, Casal di Principe, Castelvolturno, Cancello ed Arnone e Grazzanise dove due persone sono state lievemente ferite a causa del crollo di alcuni arbusti>. E noi sappiamo che- purtroppo– quello del 23 settembre 2019 non è stato un episodio isolato. Va bene il potenziamento del sistema fognario (è il <minimo sindacale>), ma non basta. Occorre avviare anche a Mondragone, comein tutti i Comuni casertani, la necessaria e urgente transizione ecologica. Quando ci sveglieremo- ha conclusoTaglialatela– e capiremo che dobbiamo agire, come dice Papa Francesco,ora e qui?Dobbiamocon urgenzafarla finita con il consumo di suolo e con città assediate dalle macchine e mettere in campo interventi per la salvaguardare della permeabilità dei suoli e per riqualificare il patrimonio edilizio, utilizzando materiali e spazi verdi per ridurre il caldo nei quartieri (per esempio sfruttando il superbonus 110%).Il rapporto di Legambiente riporta <buone pratiche> che si possono facilmente trasferire nei nostri comuni.“Anche la Coldiretti, ha concluso il portavoce dellAMBC Gianni Pagliaro, ha lanciato l’allarme sul consumo di suolo, sull’abbandono delle campagne e sulla cementificazione che <negli ultimi 25 anni ha fatto sparire il 28% delle campagne. L’erosione di territorio agricolo a beneficio di asfalto, edifici e capannoni causa il fenomeno dell’impermeabilizzazione del terreno che non riesce ad assorbire l’acqua aumentando il rischio idrogeologico. Il risultato è che sono saliti a 7.275 i Comuni complessivamente a rischio frane e alluvioni, il 91,3% del totale in Italiahttps://www.coldiretti.it/to-do/maltempo-il-bilancio-dei-danni-da-nord-a-sud”.

Redazione