00 6 min 4 anni

La disco music “made in Italy”, da tempo ribattezzata Italo-Disco ha sempre avuto un rapporto tormentato e mai stabile con produttori e discografici. Rispetto ad altri paesi non è mai scoppiato l’amore vero. Un genere incapace di restare in pianta stabile nelle classifiche e con canzoni ed artisti mai andati più in là del semplice tormentone estivo oppure del successo da una stagione e via. Eppure, quando è scesa in campo, la Italo-Disco non ha avuto niente da invidiare alle produzioni internazionali. In tantissime occasioni è stato il nostro tricolore a sventolare sul gradino più alto con buona pace di chi si credeva superiore. Gli Anni ’80, poi, sono stati indiscutibilmente il decennio di maggior splendore. In generale, negli ultimi quarant’anni non sono mancate le affermazioni prestigiose. I mitici fratelli Carmelo e Michelangelo La Bionda, ad esempio, già ad inizio anni ’70 sono attivissimi sul fronte della disco e nel 1978 con “One for you, one for me” volano ai vertici della classifiche mondiali. Buona affermazione anche per il romano Gepy & Gepy, fisico imponente e voce soul che travolge con “Body to Body”. Gli Anni ’80 segnano il dominio dei cantanti e produttori italiani, nasce una vera e propria scuola capitanata da Paul Mazzoleni, in arte Gazebo, primo in decine di paesi con il cult “I Like Chopin”. Tracce d’Italia anche nella superhit “Tarzan Boy” per non parlare di un altro romano, Fabio Roscioli, al secolo Ryan Paris che trionfa con l’ancora amata “Dolce Vita”. C’è poi il debutto di Raf con “Self Control”, l’indimenticato Mike Francis (Francesco Puccioni da Firenze) con “Survivor” e tre fenomeni che ancora oggi sono incastonati nella storia con i loro record: Spagna, Sabrina Salerno e i Righeira. Le donne si concedono il lusso di entrare nei quartieri alti delle charts inglesi con hit come “Easy Lady” e “Boys”, mentre i torinesi Righeira con l’immortale “Vamos a la Playa”, arrivano fino in America, vendono tre milioni di copie all’estero e la canzone viene stampata dalla stessa etichetta dei Police. Negli anni Novanta è l’EuroDisco a farla da padrone ma, ad inizio Duemila, l’Italia sembra riavere lo scatto d’orgoglio che non ti aspetti.

Paola & Chiara ai tempi dei loro grandi successi

Il millennio si apre con l’affermazione internazionale delle sorelle Iezzi: Paola e Chiara, ex coriste degli 883/Max Pezzali, tre partecipazioni a Sanremo con una vittoria tra i “Giovani”, due album già all’attivo e partecipazioni a diverse kermesse televisive, presentano nella primavera del 2000, l’album “Television”, prodotto da tre cacciatori di successi come Claudio Cecchetto, Pierpaolo Pieroni e Marco Guerneiro. Diciamo non proprio tre debuttanti. Paola e Chiara non sono più le sorelline della porta accanto con le quali suonare la chitarra dopo studiato. Sono decisamente più sexy, scosciate ed ammiccanti. Strizzano l’occhio ad una platea più adulta, infarciscono di arrangiamenti latini i loro nuovi brani e con un singolo cambiano la loro storia musicale. “Vamos a Bailar” è una di quelle canzoni che ti capita una volta sola nella vita. Non puoi farci nulla. Per il pubblico è considerato il tormentone più bello degli ultimi venti anni, tredici settimane in classifica, oltre centocinquantamila copie (l’album ne venderà 850mila!!), vittorie di schianto a Festivalbar e Disco per l’Estate, successo anche in Inghilterra, Germania e Stati Uniti. Quello che succede alla finale di Verona del FestivalBar è qualcosa di estremamente emozionante anche per le due sorelline che non riescono a trattenete le lacrime al cospetto di Fiorello ed Alessia Marcuzzi (GUARDA IL VIDEO IN BASSO). Per la Italo-Disco è di nuovo primavera, sembra l’inizio di una stagione d’oro, ma la fine di quella prima estate del nuovo millennio cancella ogni speranza. Paola e Chiara pubblicheranno altri quattro album, alcuni contenenti altri successi (“Festival”, “Fino alla Fine”) ma nemmeno minimamente accostabili a “Vamos a Bailar”. Eppure, in quel tormentone si parla tanto di rinascita e di libertà. Fino al 2013 continueranno a partecipare ad eventi musicali e trasmissioni televisive, prima di litigare, sposarsi, perdersi di vista, intraprendere strade diverse, riconciliarsi e ritornare davanti le telecamere da Fabio Fazio pochi mesi fa (gennaio 2020).

Paola & Chiara oggi (gennaio 2020)

Oggi sperimentano: Paola ancora con la musica, Chiara nel cinema aspettando l’occasione giusta. Ai fans hanno fatto sapere che non c’è nessuna réunion in vista. In quell’estate di inizio millennio, in molti avrebbero scommesso in un finale diverso. Qualcuno non ci ha creduto fino in fondo o semplicemente la Italo Disco è destinata ad alti e bassi, momenti di gloria internazionale e periodi di vuoto creativo. “Vamos a bailar” ha ballato una sola estate, conquistandosi, però, l’eterna gloria nel cuore del pubblico. La vida nueva non ha generato altri trionfi ma, dopo vent’anni, fa ancora battere il cuore…

Vincenzo Lombardi