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MADDALONI- L’istruttoria è finita. E’ arrivato il placet della Soprintendenza propedeutico e vincolante all’avvio dei lavori di abbattimento del Ponte vapore. Pandemia compresa, si è chiuso un itero durato più di 12 mesi da quando il Consiglio Comunale ha approvato il progetto del nuovo ponte.

Andrea De Filippo

Sindaco meglio tardi che mai?

Adesso, non c’è tempo per le polemiche postume, per le recriminazioni e nemmeno per fare considerazioni su una struttura burocratica, che al di là della volontà dei singoli, ingessa e rallenta tutti i processi decisionali. L’assessore Giuseppe D’Alessandro è già al lavoro. Anzi tra l’assessore e la struttura tecnica di Rfi i rapporti non si sono mai interrotti. Entrambi, aspettavano questo momento per passare alla fase operativa.

E che tempo è?

E’ il tempo del confronto immediato con Rfi che abbiamo contattato in tempo reale. Oggi stesso, il comune si relazionerà con il pool di progettisti, che ha redatto il progetto esecutivo e il piano finanziario dell’opera, per stabilire immediatamente, un calendario di chiusura di tutte le pendenze.

Con quale cronologia?

Ripeto non c’è da attendere. Si deve decidere subito quando chiudere la conferenza dei servizi, tecnicamente chiusa, quando si avvieranno i piccoli espropri propedeutici e quando partono i cantieri. Non posso dare, in questo momento, risposte perchè sono in corso telefonate e colloqui. Ma ripeto fino alla noia: si decide subito per arrivare in tempi rapidissimi e a decisioni certe. C’è il progetto, c’è il finanziamento e ci sono pure gli atti propedeutici per l’affidamento delle opere.

Scusi ma non si può tacere sulla lunga attesa che ha condizionato la fase operativa che sta per cominciare…

Diciamo che, in queste ore, si sta discutendo di semplificazione. Anche questo è un settore che avrebbe bisogno di semplificazione, certezze dei tempi e pertanto più risorse umane e strumentali. Non aggiungo altro.

Redazione