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MADDALONI- Troppi morti, troppi incidenti e troppa incuria. E anche troppa lagna che non sfocia mai in mobilitazione. Questa mattina, il “Comitato per la sicurezza della statale 265 dei Ponti della Valle, il segretario provinciale della Filt-Cgil (Angelo Lustro) e l’on. Antonio Del Monaco hanno incontrato, a Napoli, i vertici compartimentali del’Anas. Oggetto dell’incontro l’attuazione del piano di messa in sicurezza dei cinque chilometri tra Maddaloni e Valle di Maddaloni fino ai Giardinetti messo in stand by dall’emergenza Covid-19.

on. Antonio Del Monaco

On. Del Monaco riparte la mobilitazione. ripartono o partono i cantieri?

Allora, su imput del vice prefetto vicario Michele Lastella, c’è stato un incontro con i vertici regionali per riannodare le fila di un discorso spezzato. L’obiettivo è arrivare ad un tavolo tecnico in Prefettura per applicare il pioano di adeguamento suggerito e votato dai due consigli comunali.

Nel frattempo, che succede?

Diverse cose. Primo, da lunedì (compatibilmente con gli impegni) i vertici regionali terranno un primo sopralluogo visivo, un rilevamento di persona di tutti i punti critici segnalati dai due comuni.

Cantieri?

Ci sarà una prima tranche di lavori che partirà a settembre. Nell’ambito dei tre milioni di euro, disponibili per il rifacimento della pavimentazione della superstrada Fondo valle Isclero, sarà fatta la pavimentazione fino a Maddaloni. Nel 2021, cominceranno i lavori per la costruzione della rotonda europea all’incrocio con via Ponte Carolino meglio noto come località Zi’ Peppe.

Basta?

Assolutamente no. E’ solo l’inizio perchè non è quello, o meglio, non è tutto quello che abbiamo chiesto e che giocoforza è necessario inevitabilmente fare. Costi quel che costi.

Tipo?

Innanzitutto, il superamento delle competenze frammentate. Non ha senso, e ci opporremo con tutte le nostre forze, che Anas faccia la manutenzione fino all’incrocio di via Ponte Carolino e non arrivi ai Giardinetti. Lasciando una piccola tratta incompiuta. I lavori debbono essere fatti ovunque sono necessari: in tutte le immissioni a raso, lungo tutta la carreggiata da Valle fino ai Giardinetti.

E come si può superare questo ostacolo?

Coinvolgendo anche la regione e la provincia. Le risorse ci sono. Chiederemo e ci batteremo affinchè tutta la strada sia adeguata. E su questo esiste già una precondizione di fattibilità tecnica ma manca solo un piano autorizzativo della regione. Ci batteremo per questo.

Quali sono i prossimi passi?

Ripeto: il sopralluogo della prossima settimana e subito il tavolo in Prefettura. A settembre la certezza dell’avvio dei lavori.

Come spiega il silenzio dei “professori di mandolino” che hanno un’opinione su tutti i lavori da fare sul territorio ma sono sempre assenti quando invece bisogna lavorare per il territorio?

Non mi interessa. Forse in questa fase, dove impazzano i pruriti elettorali, hanno altro a cui pensare. Ma qui c’è in gioco la sicurezza delle persone. Non ha senso perdere tempo in queste piccole beghe di paese. Sulla 265 e ai Giardinetti si rischia di morire. Il resto non conta e poi gli assenti hanno sempre torto.

Redazione