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Al termine del match Napoli-Inter, il tecnico degli azzurri analizza la gara ai microfoni di Rai Sport

Missione compiuta: il Napoli raggiunge la finale di Coppa Italia e mercoledì sfiderà la Juventus. I bianconeri vanno a caccia della 14ª vittoria del trofeo nazionale, gli azzurri invece proveranno a vincerlo per la 6ª volta. “Voglio ringraziare tutte le persone che sono state vicine alla mia famiglia, dedico questa vittoria ai miei genitori e a mia sorella. Ringrazio i ragazzi per la prestazione di oggi”. Comincia così Gennaro Gattuso nel post match. “Siamo una squadra che ha tanta qualità, oggi abbiamo provato a fare pressione ultra offensiva ma mancano i meccanismi giusti. Abbiamo preso un gol da polli, non è un errore di Ospina ma di posizione della linee. Quando ci mettiamo però sappiamo soffrire, la squadra ha fatto bene riprendendo da dove avevamo lasciato.

“Abbiamo sbagliato qualche volta uscendo da destra senza cambiare gioco in velocità. Soprattutto nel primo tempo non abbiamo sviluppato il gioco in maniera corretta. Dopo il gol di Mertens ci siamo liberati, ma veniamo da un periodo strano, anche di allenamenti. Alla ripresa abbiamo avuto qualche problemino con gli infortuni”.

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ORA LA FINALE – “La squadra è convinta e lavora bene, stanno dando tutto con grande disponibilità. Abbiamo giocatori di grandissima qualità, se proseguiamo su questa strada possiamo levarci diverse soddisfazioni. Insigne? Ho un feeling buono con tutti, pane al pane e vino al vino. La permalosità la mettiamo da parte, poi è normale che devo fare delle scelte. I cinque cambi? È un vantaggio quando hai una rosa così profonda e piena di qualità. La Juventus? Non so che partita aspettarmi, affrontiamo una squadra con mentalità e grandi campioni. Nonostante questo ce la possiamo giocare, dovremo fare una grande partita”.

CHIUSURA SUL RINNOVO – “Di questi aspetti non ne parlo, vivo tutto con grande tranquillità. Non penso solo ai soldi, ho trovato una società che mi fa allenare giocatori molto forti. Io voglio continuare”.

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Luigi Ottobre