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Nei giorni precedenti la Lega Serie A si era dichiarata contraria all’utilizzo dell’algoritmo: il Consiglio Federale ha bocciato le proposte dell’assemblea

Ora è ufficiale: in caso di nuovo stop della Serie A – qualora i contagi al Covid-19 dovessero ricominciare a risalire – si procederà con i play off e i play out per decretare la fine del campionato. L’extrema ratio, se non si avrà modo di ritornare in campo, è rappresentato dall’algoritmo, che verrà utilizzato per stabilire le squadre qualificate alle coppe europee e quelle che retrocederanno in Serie B. Dunque l’algoritmo non assegnerà lo scudetto. Questo è quanto emerso dal Consiglio Federale della FIGC cominciato in mattinata a Roma. Resta ora da stabilire come saranno strutturati i play off e out.

Stesso discorso per la Serie B: in caso di nuovo stop, si stabilirà se c’è il tempo necessario per svolgere i play off e i play out. In caso contrario sarà l’algoritmo a stabilire le promosse in A e le retrocesse in Serie C.

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In C il campionato ripartirà direttamente dai play off e play out, che decideranno rispettivamente la quarta squadra promossa in B e le retrocesse in Serie D. Il Consiglio Federale infatti, ha già decretato la promozione nel campionato cadetto di Monza, Vicenza e Reggina (prime classificate nei rispettivi gironi) e la retrocessione fra i dilettanti di Rieti, Gozzano e Rimini (ultime nei giorni). Stop definitivo invece al calcio femminile.

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COS’È L’ALGORITMO

Lo scorso 5 giugno aveva avuto luogo l’assemblea della Lega Calcio, che con 16 voti su 20 aveva proposto in caso di nuovo stop al campionato la mancata assegnazione dello scudetto – a meno che non fosse già stato vinto matematicamente – e il blocco delle retrocessioni, qualora queste non fossero già aritmetiche. Il Piano B prevedeva invece solo a due retrocessioni anziché 3. Inoltre, l’impiego dell’algoritmo avrebbe dovuto stabilire solo le squadre partecipanti alla prossime edizioni di Champions ed Europa League. Come detto, quanto stabilito nel corso dell’assemblea di venerdì non è stato ratificato dall’odierno Consiglio Federale.

Ma come funziona l’algoritmo? Si tratta di una formula che creerebbe la classifica finale sulla base delle partite rimanenti: Pt(x) + [(mpc t(x) x c t(z-x)) +(mpf t(x) x f t(z-x))], dove:

  • Pt(x) sono i punti nella attuale classifica;
  • mpc t(x) è la media punti casalinghi della squadra considerata. Il dato arriva da: punti fatti in casa diviso partite fatte in casa;
  • c t (z-x) è il numero di gare casalinghe che rimangono da disputare della squadra considerata;
  • mpf t(x) è la media punti in trasferta della squadra considerata. Il dato arriva da: punti fatti fuori casa diviso partite fatte fuori casa;
  • f t (z-x) è il numero di gare fuori casa che rimangono da disputare della squadra considerata.

L’uso di un algoritmo, anziché la cristallizzazione della classifica, diventa necessario per risolvere i casi di arrivo a pari punti tra 2 o più squadre, lasciando quindi invariate le posizioni delle squadre tra cui c’è un distacco di punteggio. Di norma, quando si verifica una parità tra le squadre viene impiegato il criterio dello scontro diretto per stabilire che si qualifica in Europa o chi invece retrocede. Ma un’eventuale fine anticipata del campionato potrebbe provocare anche un mancato svolgimento di alcuni scontri diretti. Ecco che dunque interviene l’algoritmo, che stabilisce che prevale tra le squadre a pari punti. Ma come detto si tratta solo del Piano C.

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Luigi Ottobre