00 4 min 4 anni

MADDALONI- Tutti vedono. Molti giustamente si lamentano. E pochissimi combattono davvero. E’ la «guerra delle polveri» ovvero un serio problema di sicurezza ambientale che si ripete a Maddaloni Superiore, via Carmignano, località Calvarino, via Ponte Carolino da oltre 20 mesi. Qui, non si respira o si respira male nelle immediate vicinanze dei cantieri dell’Alta Velocità ferroviaria Bari-Napoli. E’ complicato vivere, abitare e lavorare. Si rilevano i dati e gli effetti dell’impatto delle polveri. Non c’è traccia invece degli ambientalisti della domenica in salsa maddalonese (troppo impegnati sui social o forse stanno studiando per sostenere l’esame di ammissione alla mitica Consulta dell’Ambiente). Non pervenuti nemmeno i consiglieri comunali sempre alle prese con polemiche fumose e sempre assenti quando si tratta di confrontarsi con problemi seri, poteri forti e imprenditori di spessore. E che fa la commissione Ambiente? Sempre ammesso che faccia qualcosa. In questo vuoto pneumatico si lavora per mitigare l’impatto ambientale. Ne parliamo con l’assessore Giuseppe D’Alessandro che, insieme all’assessore all’ambiente Salvatore Liccardo, ha condotto diverse ispezioni e pianificato degli interventi

.

Giuseppe D’Alessandro

Esposti alla Procura della Repubblica, ai Carabinieri delle tutela ambientale, all’Ispettorato del Lavoro, all’Arpac. Ma c’è una soluzione?

Sono stati messi in pratica diversi interventi per l’abbattimento, la cattura e il contenimento delle polveri. Opere, che ad onor del vero, non erano state realizzate da subito o in misura non adeguata. Adesso, si sta testando l’efficacia di queste misure.

Sistema di irrigazione

Di cosa si tratta?

Innanzitutto, è stata dimezzata l’altezza dei cumuli di terra temporaneamente stoccati presso i cantieri che liberavano, in una zona particolarmente ventosa, molti polveri.

Scusi, temporaneamente, in che senso?

Nel senso che è in dirittura d’arrivo il bando per il conferimento di queste terre da scavo in discariche adeguate, conformi e autorizzate. Tradotto in pratica, il materiale sarà portato via e, in futuro, quello rimosso sarà trasportato direttamente.

E nell’attesa?

Al momento, è stato rafforzato lo stendimento di teli protettivi su ampie zone dei cantieri.

Ma non c’è anche un problema di irrigazione?

Infatti, per sostituire l’inefficace servizio di autobotti, sono stati fatti due collegamenti all’acquedotto comunale (in via Carmignano e via delle Vigne). Funzionerà un sistema di irrigazione a quattro atmosfere, 24 ore su 24 e in tutte le volte che sarà necessario. Un timer controllerà l’umidità dei cumuli, delle strade e dei percorsi di cantiere. In aggiunta, a protezione delle civili abitazioni, sono state installate paratie di protezione.

Teli e paratie di protezione

E’ la soluzione?

Sono opere necessarie. E’ chiaro che la loro efficacia sarà testata nei prossimi giorni. E’ il caso di ricordare che in assenza di un valido contenimento delle polveri, il sindaco si avvarrà della facoltà di sospendere i cantieri.

Esiste anche un problema polveri sottili, collegata alla triturazione e movimentazione degli inerti calcarei?

Si esiste. Su questo versante è stato stilato un piano di monitoraggio e controllo con l’ubicazione di centraline di rilevamento del PM10 e delle frazioni più sottili. Il problema c’è ed è rilevante. per questo è necessario un monitoraggio costante degli impatti ambientali. Vanno date risposte, in materia di sicurezza sul lavoro, anche agli operatori. I controlli sulle opere di abbattimento delle polveri non si fermano.

Centralina di rilevamento particolato sottile
Redazione