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MADDALONI- E tutti i nodi sono venuti al pettine dell’Ente idrico regionale. Inequivocabile, inappellabile e incontrovertibile la relazione finale del presidente dell’Eic Luca Mascolo. Nelle perenne e irrisolta questione delle alluvioni fognarie di via Cancello è stato posto un punto fermo sulle responsabilità certe e cause del «disastro ambientale, dei danni alle infrastrutture e per la contaminazione del territorio» causati dalle esondazioni fognarie del collettore ex Casmez. La Regione Campania è responsabile di tutte le «criticità a cui sono soggette le popolazioni e il territorio». E’ l’epilogo clamoroso dell’atto di diffida voluto dal sindaco Andrea De Filippo e affidato all’avvocato Pasquale Marotta. Le verifiche tecniche e amministrative, espletate dall’Ente idrico campano (Eic) sotto la direzione del presidente Luca Mascolo, mettono la Regione spalle al muro: non ha finanziato opere fondamentali e risolutive come il raddoppio del «collettore finale al servizio dei comuni di Cervino, Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello» nonché della «tratta finale emissaria di Acerra» per un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro. Pertanto, sono fondati tutti i contenziosi i risarcimenti danni come quelli intentati dai privati e che hanno avuto successo. E adesso tocca al comune presentare il conto danni causati al territorio sotto forma di dissesto stradale, contaminazione dei terreni, alluvioni. In moneta è pari o superiore a quella degli omessi investimenti.

Redazione