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Il 20 giugno ritorna la Serie A con i match di recupero della 25ª giornata: intanto scoppia la polemica sulla Coppa Italia

Il 13 giugno si ritorna in campo, dopo il via libera da parte del Governo alla ripresa del calcio. Spazio prima alla Coppa Italia con i match di ritorno JuventusMilan e NapoliInter, terminati all’andata – entrambi giocati a San Siro – rispettivamente 1-1 e 1-0 per gli azzurri. Atto conclusivo il 17, allo stadio Olimpico di Roma. Tutto in pochi giorni, per poi lasciare campo libero al completamento del campionato.

CAOS COPPA ITALIA – Una decisione, quella assunta dalla Lega Calcio, che non ha entusiasmato 3 semifinaliste su 4 (la Juve e le due milanesi), poco desiderose di giocarsi subito un titolo dopo 97 giorni di inattività, per giunta in un breve lasso di tempo. Tant’è che da Milano giungono indiscrezioni circa la volontà dei nerazzurri di schierare contro il Napoli la formazione Primavera.

Covid-19, sì alla ripartenza della Serie A: il 20 giugno si torna in campo

SERIE A, SI PARTE DAI RECUPERI

Conclusa la Coppa Italia, si penserà al campionato. Nel week end del 20-21 giugno saranno recuperati i match della 25ª giornata che saltarono a causa dell’inizio della diffusione del Coronavirus: AtalantaSassuolo, VeronaCagliari, InterSampdoria e TorinoParma. Dopodiché si giocheranno le restanti 12 giornate. Restano da stabilire i giorni in cui si scenderà in campo e gli orari, tenendo presente che i calciatori si sono mostrati contrari a giocare nelle ore pomeridiane, causa il gran caldo.

Con la Serie A partirà anche la Serie B. Da capire invece il futuro della Serie C: il Consiglio Federale aveva bocciato l’idea di concludere la stagione in anticipo, il che avrebbe portato alla promozione nel campionato cadetto di Monza, Reggina, Vicenza e Carpi e al blocco delle retrocessioni. Di fronte al no della Federcalcio, la Lega Pro ha deciso di percorrere un’altra strada, ovvero quella dei play off e dei play out, con promozione diretta in B delle prime in classifica e la retrocessione di cinque squadre (Gozzano, Rimini e le ultime tre del girone C dove la distanza punti consente di non effettuare i play out). Anche in questo caso l’ultima parola spetterà al Consiglio Federale, in agenda il 4 giugno.

I PIANI B E C

Qualora il calcio fosse costretto nuovamente a fermarsi dinanzi ad una nuova ondata di contagi, i play off e i play out rappresentano anche il piano B della Serie A e del campionato cadetto. In questo caso la classifica verrebbe cristallizzata e sarebbero stabiliti i criteri che regoleranno lo svolgimento dei match. C’è anche un piano C nel caso in cui fosse necessario decretare la fine della stagione senza disputare tutte le partite: la cristallizzazione diretta della classifica, cosa che stabilirebbe quali squadre accederanno all’Europa e quali retrocederebbero in Serie B.

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Luigi Ottobre