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Tutti al mare, ma con prenotazione e prescrizioni. De Luca, giunto all’ordinanza numero 50, riapre gli stabilimenti balneari. da oggi, si può accedere alle spiagge anche libere prendere il sole o a fare il bagno in mare. Ma vanno valutati e rispettati i protocolli di sicurezza. Gli stabilimenti balneari debbono favorire gli accessi contingentati con prenotazione, con registrazione degli utenti e mantenendo l’elenco delle presenze per un
periodo di 14 giorni, anche allo scopo di rintracciare retrospettivamente eventuali contatti a seguito di contagi. Oltre alle misure antiassembramento alle prescrizioni per pagamenti e per il personale, deve essere predisposto un corridoio dove i clienti in attesa possano sostare in condizioni di generale sicurezza, nel rispetto delle distanze tra persone e tra nuclei omogenei. vanno garantiti i percorsi di entrata e uscita, ove possibile, devono essere differenziati prevedendo chiara segnaletica
nell’orientamento dell’utenza.

Zone ombreggio e solarium:

– La numerazione delle postazioni/ombrelloni e la registrazione per ogni postazione degli utenti ivi
allocati, stagionali e giornalieri, per quantificare la capacità dei servizi erogabili; in questo modo si faciliterà, in caso di rilevazione di un caso positivo, la ricostruzione della situazione di prossimità.
– L’assegnazione degli ombrelloni e dell’attrezzatura a corredo deve privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni.
– In ogni caso, l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura ad altro utente, anche nella stessa giornata.
– Ogni postazione sarà dotata di un foglio plastificato contenente le indicazioni alle quali l’utente è invitato ad adeguarsi.
– L’individuazione di modalità di transito da e verso le postazioni/ombrelloni e stazionamento/movimento sulla battigia.
– L’accompagnamento alla zona ombreggio da parte del personale dello stabilimento adeguatamente formato, che informi la clientela sulle misure da rispettare.
– Le zone dedicate ai servizi devono essere facilmente identificabili come anche le misure da seguire.
– Le procedure da seguire in caso di pioggia o cattivo tempo per evitare l’assembramento degli utenti
presenti nei locali dello stabilimento.
– Le aree delimitate per gli assistenti alla balneazione devono garantire adeguato distanziamento.

Servizi e spazi complementari:

– Per le cabine, va vietato l’uso promiscuo ad eccezione dei membri del medesimo nucleo familiare o
per soggetti che condividano la medesima unità abitativa o recettiva prevedendo un’adeguata
igienizzazione fra un utente e il successivo.
– Per le aree di ristorazione si rimanda alle indicazioni di cui allo specifico documento tecnico.
– Per il servizio di bar e ristorazione si raccomanda l’attivazione di un servizio di delivery su
ordinazione, con consegna dei cibi e bevande all’ombrellone-lettino nel rispetto del distanziamento
interpersonale di almeno un metro, suggerendo comunque di tenere all’aperto l’area di
somministrazione. A tal fine i Comuni favoriscono il posizionamento di tavoli nelle cosiddette aree
polifunzionali.
– Sono consentiti gli sport individuali che si svolgono in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf), praticati sempre nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale.
– Per gli sport a coppie o in squadra (es. beach volley, beach soccer, ecc.) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.
– Per quanto riguarda le piscine e aree benessere bisogna far riferimento alle norme di sicurezza che saranno indicate per la riapertura di queste attività, altrimenti occorrerà inibire l’accesso e l’utilizzo.
– E’ vietata la pratica di attività ludico-sportive e giochi di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti (es. balli, happy hours, degustazione a buffet, aree giochi, feste/eventi, ecc.) con conseguente divieto di pubblicità in qualsiasi forma.
– Per la fruizione di servizi igienici e docce va rispettato il previsto distanziamento sociale, a meno che non siano previste barriere separatorie fra le postazioni.
– Deve essere garantita vigilanza sulle norme di distanziamento sociale dei bambini in tutte le circostanze.
– Nel complesso, evitare promiscuità nell’uso di qualsiasi attrezzatura da spiaggia, possibilmente procedendo all’identificazione univoca di ogni attrezzatura.

Spiagge libere

– Al fine di favorire il contingentamento degli spazi, va preliminarmente mappato e tracciato il perimetro di ogni allestimento (ombrellone/sdraio/sedia) – ad esempio con posizionamento di nastri
(evitando comunque occasione di pericolo) – che sarà codificato rispettando le regole previste per gli stabilimenti balneari, per permettere agli utenti un corretto posizionamento delle attrezzature proprie nel
rispetto del distanziamento ed al fine di evitare l’aggregazione.
– Tale previsione permetterà di individuare il massimo di capienza della spiaggia anche definendo turnazioni orarie e di prenotare gli spazi codificati, anche attraverso utilizzo di app/piattaforme on line;
al fine di favorire la prenotazione stessa potrà altresì essere valutata la possibilità di prenotare contestualmente anche il parcheggio, prevedendo anche tariffe agevolate, ove possibile.
– Tale modalità favorirà anche il contact tracing nell’eventualità di un caso di contagio.
– Dovranno altresì essere valutate disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti.
– Devono essere assicurate opportune misure di pulizia della spiaggia e di igienizzazione delle attrezzature
comuni, come ad esempio i servizi igienici, se presenti.
– È opportuno, ove possibile, affidare la gestione di tali spiagge ad enti/soggetti che possono utilizzare
personale adeguatamente formato, valutando altresì la possibilità di coinvolgimento di associazioni di volontariato, soggetti del terzo settore, etc., anche al fine di informare gli utenti sui comportamenti da
seguire, nonché per assicurare le misure di distanziamento interpersonale in tutte le attività sull’arenile ed in acqua.
– Come per gli arenili in concessione anche per la spiaggia libera, i Comuni dovranno dotarsi di una adeguata regolamentazione degli arenili liberi che potranno gestire direttamente o mediante convenzione
con soggetti privati, al fine di garantire il contingentamento degli accessi.
– In ogni caso, l’area delle spiagge libere comunali sarà presidiata da addetti alla vigilanza.
– Tra le attrezzature di spiaggia (ombrelloni, lettini, sdraie, ecc.) posizionate dai turisti dovrà essere garantita
la distanza minima di 1,5 metri l’una dall’atra; le distanze interpersonali possono essere derogate per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale (detto
ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale).
– Dovranno altresì essere valutate dal Comune disposizioni volte a limitare lo stazionamento dei bagnanti sulla battigia per evitare assembramenti.

Redazione