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VALLE DI MADDALONI- Tirato a lucido. Pulito in ogni angolo. Verde curato nei dettagli. Via erbacce e anche rifiuti. Un intervento degno dell’acquedotto Carolino, sito tutelato dall’Unesco. La manutenzione, quella vera (al riparo dalle passerelle ufficiali e dalle dichiarazioni di facciata) grava sempre e solo sulle spalle e sulle casse del comune di Valle di Maddaloni e ovviamente sui volontari. Uno sforzo che restituisce decoro e dignità ad un monumento notevole. L’imponenza è tanto pregevole quanto inconcepibile è l’ipotesi di ubicare (a meno di chilometro in linea d’aria) un biodigestore: un’attività industriale propriamente detta poco conciliabile con le politiche di tutela ambientale, valorizzazione paesaggistica e promozione turistica.

Francesco Buzzo

Sindaco Buzzo, la pulizia e l’opera di tutela non si ferma mai. Ma questo intervento di primavera, questa volta, ha un sapore particolare…

Ammirare la bellezza ci persuade e convince ancora di più della giustezza della scelta di avviare anche un’azione legale di diffida verso le possibili scelte del Comune di Caserta. E proprio per questo, i monumenti sono la vera e unica grande risorsa del territorio. Attendo quindi una crescente mobilitazione trasversale.

Sui due versanti del Carolino, da anni, combattete una battaglia contro sgli sversamenti illegali…

Non si contano gli interventi lungo i tornanti panoramici della provinciale 167 Caserta-Valle di Maddaloni in collaborazione dai volontari della locale Pro loco, della Legambiente di Caserta, dell’Associazione «Leo Amici». Lo stesso, sul versante opposto: lungo il percorso di trekking di Monte Logano. Ma questa è una battaglia che vinceremo.

Ma non esiste un progetto per una maggiore valorizzazione del sito?

Certo che esiste. Aspettiamo, dopo aver fatto formale richiesta all’ex generale della Reggia Mauro Felicori e a Leonardo Ancona (responsabile del Carolino) di «sottoscrivere un protocollo di intesa per la vigilanza del monumento», di passare alla fase della sottoscrizione.

Ma di cosa si tratta?

Vorremmo riattivare la vecchia casa del custode con una triplice finalità: ripristinare  il presidio diretto del monumento, visivo e non solo mediante telecamere; creare un info point per i visitatori; insediare un presidio di manutenzione e pulizia costante.

Redazione