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MADDALONI- Un pò di monnezza là. Qualche ritardo qua. Si ricomincia. I segnali sono chiari: la temperatura dei rapporti mai facili (tra la Buttol e gli operatori) torna a salire. E’ una febbre causata dalla mancanza di una chiara e definitiva trattativa tra le parti. Dove eravamo rimasti? Ai ticket mensa non pagati; alla contestazione dell’orario di lavoro e dell’insufficienza dei mezzi e soprattutto al mancato confronto tra azienda e sindacati culminato nel rifiuti di presentarsi alla convocazione a Sarno. Poi è arrivata l’emergenza Covid-19 e la successiva tregua responsabile. Ma con la fase due, torna a salire pure la febbre sindacale. Nessuno dei nodi è stato sciolto. E la cosa più inquietante e preoccupante è che le parti continuano a non sedersi al medesimo tavolo per una trattativa risolutiva. Eppure inviti, letteree dichiarazioni sindacali si sprecano. E che succede? Stato di agitazione (mai revocato) e ripartenza della contestazione. Siamo ritornati al 20 febbraio. Nel frattempo nulla è cambiato. Anzi qualche problema si è aggiunto come la gestione dell’emergenza della pandemia e, la gestione dei dispositivi di protezione individuali e altro ancora. Quindi c’è una differenza: i netturbini sono più inviperiti di prima. Il comune guarda e teme il ripetersi di scene già viste. Ad esempio la carente e ritardata raccolta dei rifiuti, dello scorso gennaio, in quel di Montedecoro.

Redazione