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Non solo la “Home Basket League”: anche il taekwondo abbraccia il mondo delle sfide virtuali

Mentre si va verso la ripresa graduale delle attività sportive che da oltre 2 mesi sono state bloccate per il diffondersi dell’emergenza epidemiologica di Coronavirus, si continua a fare di necessità virtù affinché la fiammella dello sport non si affievolisca, e con essa lo spirito della competizione. Dopo il basket, che con il progetto “Home Basket League” sostenuto dalla UnioBasket Maddaloni ha dato il via ad un torneo virtuale, anche il taekwondo si sfida in modalità (passateci il termine) smart working.

Ieri infatti è andato in scena un piccolo torneo di combattimento online: una sfida – ovviamente – non “corpo a corpo” ma con l’impiego dei colpitori e con l’aiuto dei genitori. Poche regole e punti attribuiti seguendo le norme del classico combattimento. I ragazzi che vi hanno preso parte sono stati divisi in 3 categorie: cadetti, esordienti e senior e junior.

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“Le regole sono state semplici – spiega il maestro Nicola Fusco. Si potevano fare fino ad un massimo di 5 tecniche consecutive precedute sempre da uno slittamento avanti e uno indietro. Come sempre, a parte gli esordienti, tutti gli atleti appartenenti alle altre categorie potevano calciare al volto. I colpitori venivano mantenuti dai genitori in due posizioni diverse e i ragazzi calciavano in base alla posizione. A seconda del tipo di calcio veniva assegnato il punteggio.

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C’erano anche le penalizzazioni – continua Fusco: se si cadeva, non si facevano gli slittamenti prima delle 5 tecniche o non si portava un pugno a round scattavano le ammonizioni. In totale abbiamo fatto 3 round da 40 secondi con 20 di recupero”.

La risposta dei ragazzi è stata positiva: un mix di partecipazione, divertimento ma anche fatica. Probabilmente la gara più dispendiosa di questo periodo, come afferma il maestro Fusco: “Alla fine dell’esibizione erano davvero stanchi. C’è stato qualche problema nell’assegnazione dei punti in mancanza di attrezzature elettroniche, ma è andato tutto bene e siamo contenti”.

Uno sguardo al futuro – “Stiamo già organizzando un’altra gara per il 24 maggio, sperando che sia l’ultima online. O magari la prima dal vivo. Parteciperanno anche i genitori o fratelli e sorelle: si tratterà di una gara di forme sincronizzata. Si chiamerà “sincrofamiglia“, sperando che anche in questo caso abbia successo”, conclude Fusco.

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Luigi Ottobre