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Il progetto, nato da un’idea di quattro tecnici di 3 Regioni e sostenuto dalla UnioBasket Maddaloni, coinvolge anche 2 squadre sudamericane e una tedesca

Dalla Campania alla Valle D’Aosta, dalla Puglia alla Lombardia, per poi coinvolgere man mano altre Regioni italiane fino a travalicare in confini nazionali, raggiungendo prima l’Argentina e poi la Germania e il Cile. Continua a diffondersi il progetto “Home Basket League” che dà la possibilità di disputare partite virtuali di minibasket attraverso le video chiamate. Un’idea realizzata dai tecnici Andrea Frison di Aosta, Nino Febbraio di Maddaloni, Davide Bardelli e Andrea Montagnoni di Varese, nel tentativo di non fermarsi dinanzi allo stop alle attività sportive imposte dall’emergenza epidemiologica Covid-19 e di mantenere vivo l’interesse dei ragazzi per questo sport. Un modo anche per confrontarsi con realtà cestistiche e territoriali diverse, europee e dell’altra parte del mondo. Dopo gli argentini del Rio Negro infatti, hanno preso parte al progetto anche i cileni del Club Deportivo Villa Moderna di Viña del Mar e i tedeschi della TKH Basketball, di Hannover.

“Home Basket League”, grande successo per il progetto promosso dalla UnioBasket Maddaloni

Nello scorso week end la UnioBasket Under 13 ha sfidato gli argentini del Rio Negro. “La cartina geografica si allarga, sono molto soddisfatto di come il progetto abbia trovato tanto riscontro oltreoceano e anche di come hanno preso seriamente l’impegno i nostri gruppi”. Così Nino Febbraio, capo istruttore della Virtus Maddaloni e responsabile Area Minibasket del Progetto UnioBasket Maddaloni. “Naturalmente giocare a distanza con una squadra che ha 5 ore di fuso orario di differenza è stato uno stimolo ancora più grande, ma credo anche per i ragazzi argentini. La partita è andata bene, poi nel momento di condivisione finale sia gli atleti che gli allenatori hanno parlato e fatto domande”, conclude Febbraio.

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“La partita partita è andata bene, ci siamo impegnati e allo stesso tempo divertiti”, le parole di Alessio D’Aiello, capitano della squadra UnioBasket. “Mi sento soddisfatto, anche se potevamo dare di più. Ma come lavoro di squadra ci siamo, mi dispiace solo che non fossero tutti presenti”.

“Il match è stato combattuto, sia livello fisico che per quanto riguarda le domande e i tiri”, la testimonianza di Emanuele Verde. “Abbiamo avuto qualche problema sulle domande dove i nostri avversari hanno accumulato vantaggio, ma ce la siamo giocata”.

Infine le parole di Antonio Farina, allenatore della Uniobasket Under 13: “È stato molto bello giocare contro i nostri cugini argentini. Come è noto i napoletani sono molto vicini ai sudamericani, è stato divertente anche per i ragazzi. Nonostante i problemi di lingua in alcuni casi evidenti, abbiamo avuto modo di intenderci grazie al linguaggio universale del basket. E per questo posso solo dire grazie”.

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Luigi Ottobre