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“Una nuova e importante vittoria della Cgil, che non solo riconosce il diritto alla sicurezza dei rider, ma stabilisce l’applicabilità della disciplina del rapporto di lavoro subordinato”. Con queste parole la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti commenta l’Ordinanza del Tribunale di Firenze, depositata oggi, che conferma quanto già stabilito poche settimane fa dal decreto inaudita altera parte con il quale, in seguito al ricorso avanzato dalla Confederazione, si ordinava a Just Eat di consegnare ad un rider i dispositivi di protezione individuale.

“Il provvedimento, nel respingere le difese prospettate da Just Eat – spiega Scacchetti – con un’ampia e articolata motivazione stabilisce la fondatezza della prospettiva di tutela per la quale la Cgil si è sempre battuta. Di estrema importanza è infatti – continua – l’affermazione per cui, al di là della formale qualificazione del rapporto di lavoro autonomo occasionale come avviene per la maggior parte dei rider, il giudice ritiene applicabile per il tramite dell’art. 2 del d.lgs 81/15 ‘l’intera disciplina della subordinazione’, ritenendo irrilevante la stabilità ai fini della continuità della prestazione”.

La dirigente sindacale sottolinea che “il Tribunale, facendo proprie le istanze e le osservazioni che la Cgil da sempre con forza porta avanti, analizza a fondo l’algoritmo che scandisce l’attività dei rider per affermare l’esistenza di un coordinamento e di un controllo effettuato dalla piattaforma digitale che rende ‘significativo’ il potere di etero-organizzazione e del tutto secondaria la facoltà di accettare o meno le opportunità di consegna”.

“Un’ordinanza di estrema importanza che premia la tenacia dei nostri delegati e la campagna di mobilitazione che da mesi stiamo portando avanti con le categorie e i territori, convinti – conclude Scacchetti – sia ineludibile il riconoscimento di pieni diritti a questi lavoratori che, come troppi altri, sono spesso invisibili e sfruttati”.

Redazione