00 6 min 4 anni
Domani parte la Fase 2: arrivano i chiarimenti al Dpcm annunciato domenica scorsa dal Premier Conte

Il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri entrerà in vigore domani 4 maggio, giorno dell’inizio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria Covid-19 e durerà fino al 17 maggio. Un decreto che dopo essere stato illustrato dal Premier Giuseppe Conte ha suscitato alcuni dubbi – e qualche contraddizione – su cosa sarà possibile fare e cosa no. Ecco dunque i chiarimenti giunti da Palazzo Chigi.

Innanzitutto la questione relativa ai congiunti: in mancanza di una definizione giuridica, il Governo ha precisato che si fa riferimento “ai congiunti, ai partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge). Si precisa che con persone legate da uno stabile legame affettivo si fa riferimento ai fidanzati e compagni ma non gli amici. Inoltre le visite dovranno sempre avvenire in maniera protetta, senza creare assembramenti e limitate ai casi di necessità. Dunque, nessun andirivieni.

GLI SPOSTAMENTI E LE MASCHERINE

Sarà possibile muoversi all’interno della propria Regione, ma sempre per motivi di lavoro, salute e necessità. Tra queste rientrano gli incontri con i congiunti, la possibilità di recarsi negli esercizi commerciali e le attività motorie. Sarà tuttavia obbligatoria la mascherina in tutti i luoghi chiusi (negozi o mezzi di trasporto) ma non all’aperto o se si fa sport. In questo ultimo caso però vanno tenute in considerazione le disposizioni regionali. Sarà inoltre possibile il ritorno alla propria residenza o domicilio per le persone rimaste nei luoghi di lavoro o studio al momento del lockdown. Un volta rientrati non si potrà riuscire dalla Regione di residenza. Alcune – come la Campania – hanno previsto per chi ritorna tamponi e un periodo di quarantena.

Coronavirus, De Luca: “Mascherina obbligatoria per tutti. Chi torna dal Nord va in quarantena” (VIDEO)

L’AUTOCERTIFICAZIONE E LE ATTIVITÀ MOTORIE

Si attende il nuovo modulo da parte del Ministero dell’Interno: è infatti ancora necessario utilizzare l’autocertificazione. In attesa delle novità dal Viminale sarà possibile apportare modifiche sul vecchio modulo, poiché non contiene le novità del Dpcm. Potrebbe tuttavia non essere necessario per recarsi a lavoro (basterà mostrare un tesserino) o fare sport.

Sono permessi sport come la corsa – a piedi o in bicicletta – il nuoto, la canoa, surf, il golf. Sarà possibile muoversi all’interno della Regione e impiegare anche un mezzo per raggiungere il luogo in cui allenarsi. Bisognerà mantenere i due metri di distanza – di un metro in caso di passeggiata. Distanza che non vale per i conviventi.

Coronavirus, De Luca cambia idea: sì alle uscite, all’asporto e alla corsa

SECONDE CASE E TRASPORTI

Scompare nel decreto il divieto di recarsi nelle seconde case. Il problema tuttavia resta in quanto il Ministro della Salute Roberto Speranza è in pressing per evitare lo spostamento. Tant’è che il Governo ha precisato che “i motivi che rendono legittimi gli spostamenti restano quelli del lavoro, della salute e della necessità. Spostarsi alla seconda casa non è una necessità”. Non essendoci però il divieto nel decreto, la Sicilia e la Sardegna hanno dato via libera al raggiungimento delle seconde case.

Quanto ai trasporti, sono in aumento le corse di aerei e treni, seppur sempre limitate. Sui mezzi mascherine obbligatorie, guanti monouso, dispenser per frequenti igienizzazioni delle mani e distanziamento. Tra le novità l’introduzione del biglietto elettronico nominativo sia per le Frecce sia per gli Intercity, per i quali la prenotazione diventa obbligatoria.

Covid-19, Lega Serie A: “Finire la stagione”. Il Napoli torna ad allenarsi

ALTRE APERTURE

Riaprono i parchi, ville e giardini. Ingresso consentito ai bambini, accompagnati da un genitore. Sarà obbligatorio evitare assembramenti: se ciò non sarà possibile i sindaci potranno richiuderli. Apertura anche per i cimiteri, sempre senza creare affollamenti. Sono consentiti i funerali e le messe esequiali: presenza massima di 15 persone munite di mascherine e guanti. Niente cortei funebri.

Riaprono anche gli studi professionali: architetti, commercialisti, ingegneri, consulenti, collaudatori, studi legali. Ma anche i restauratori, gli studi medici specialistici e scientifici che fino ad ora si erano dedicati alle urgenze. I dentisti stanno invece mettendo a punto un protocollo particolare. Quanto ai negozi possono riaprire per ora le librerie, cartolerie e negozi per bambini che vendono anche scarpe, i vivai e i fiorai al dettaglio. Nessun divieto di apertura nei giorni festivi per i supermercati o negozi alimentari. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie possono lavorare solo con asporto e consegne a domicilio.

IL TESTO DEL DPCM

PER TUTTE LE NOTIZIE DI GIORNALENEWS CLICCA QUI

Luigi Ottobre