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Il progetto “Little Johnny” nasce della collaborazione tra azienda, scuola, utenza e assistenzialismo per i PCTO, i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

L’emergenza Coronavirus non ha fermato i ragazzi dell’ITI-LS “Francesco Giordani”, decisi nel perseguire con impegno e dedizione gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico. “Societing 4.0” è il termine coniato – nell’ambito della social digital trasformation – per indicare lo sviluppo di applicazioni robotiche capaci di assistere l’uomo nei suoi specifici compiti. Ecco che nasce il progetto “Little Johnny“, proposto di concerto dalla Micron Semiconductor Italia e dalla società di basket UnioBasket Maddaloni. Un’idea ambiziosa e di non facile concretizzazione da parte dell’istituto nei tempi richiesti. Ma questo non ha impedito agli studenti del “Francesco Giordani” – guidati dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Antonella Serpico e coordinati dal prof. Antonio Di Giacomo (Referente Funzione strumentale PCTO) di portare a termine la prima fase di implementazione del sistema robotico. Il tutto nonostante il blocco delle lezioni e l’impossibilità di uscire dalla proprie abitazioni.

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COS’È LITTLE JOHNNY

Little Johnny avrà il compito di assistere gli allenamenti dei giocatori di basket, allo scopo di potenziare la reazione dei loro riflessi in specifiche situazioni di gioco. Questo aiuterà gli atleti a sviluppare la risposta corretta – motoria e tecnica – dinanzi ad uno stimolo che assomigli il più possibile ad una situazione di campo. Ci si potrà allenare – ad esempio – a superare un ostacolo scegliendo lo spazio d’azione corretto e la giusta tecnica.

LITTLE JOHNNY, LE FASI DEL PROGETTO

Tutto è cominciato lo scorso anno, quando l’ingegner Claudio Leonetti (site manager della Micron Semiconductor Italia) e Giovanni Monda (responsabile tecnico UnioBasket) hanno dato il là al progetto. Alla fine dello scorso agosto Leonetti ha chiesto alla scuola di far partecipare 6 alunni “eccellenti” all’evento NeaPolis Innovation Summer Campus. Si tratta di un’iniziativa che si svolge – con cadenza annuale – agli inizi di settembre. Ospita studenti laureati o laureandi in ambito tecnico-scientifico provenienti dai cinque atenei campani. Per gli studenti è stata l’occasione per acquisire le basi della metodologia di progetto dei sistemi a microcontrollore a 32 bit con l’uso dei sistemi operativi real-time. Al termine dello stage, la Micron e la Uniobasket hanno proposto alla scuola di realizzare il progetto “Little Johnny”.

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Hanno preso parte al progetto gli studenti Vitale Simeone (V sez. D Informatica), Minichini Simone (V sez. A  Elettronica), Carnevale Antonio (V sez. A Elettronica) e Wlodarkievic Raffaele G., Signore Vincenzo, Scarfiglieri Mario, Spataro Angelo, Cavaliere Domenico della classe IV sez. C Informatica.

Gli studenti sono stati suddivisi in due sottogruppi operativi: ad uno è andato il compito di progettare e realizzare l’hardware, all’altro di creare il software

I due gruppi, dopo uno scambio delle rispettive conoscenze apprese al NeaPolis Innovation Summer Campus, hanno creato un documento di progetto sottoposto alla verifica degli ingegneri della Micron. Allo stesso tempo, quanto realizzato è stato presentato al responsabile della società UnioBasket, Giovanni Monda, nello spazio Coworking. Gli studenti, utilizzando sia lo spazio Coworking che il laboratorio scolastico Micron-Automotive, hanno potuto condividere le problematiche e risolvere i problemi tecnici.

A dicembre è proseguita la fase di studio, in attesa dei componenti per la realizzazione dell’umanoide: la sua struttura fisica e meccanica doveva essere realizzata da Antonio d’Aiello, dirigente della UnioBasket Maddaloni. A gennaio e febbraio gli studenti si sono concentrati sul completamento dei componenti meccanici, elettronici ed informatici. Solo allora si è potuto procedere al momento dell’assemblaggio e dei test di funzionamento.

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L’ARRIVO DEL CORONAVIRUS

Con il dilagare della pandemia di COVID-19 con la conseguente chiusura degli edifici scolastici, il progetto sembrava aver ricevuto una battuta d’arresto, pregiudicando la sua realizzazione. Ma i ragazzi non si sono dati per vinti, mossi dall’entusiasmo di vedere l’esito di quanto progettato. Sfruttando lo “smart working” hanno continuato il lavoro da casa portando avanti i test di funzionamento. Si dovrà tuttavia aspettare che termini l’emergenza sanitaria nazionale per poter presentare quanto realizzato ai riferenti e passare alla “fase 2” dello sviluppo del progetto, teso al miglioramento e potenziamento del prototipo.

La collaborazione tra ITI-LS “Francesco Giordani”, Micron Semiconductor Italia e UnioBasket Maddaloni pone in evidenza l’importanza della didattica innovativa, capace di coinvolgere gli studenti incoraggiandoli ad essere imprenditori di sé stessi, anche acquisendo competenze di elevato livello professionale. Un ruolo fondamentale è svolto anche dagli insegnanti, che assumono il ruolo di guida dei propri allievi, orientandoli e guidandoli nella loro attività. Il tutto contornato dalla presenza dell’azienda, senza la quale la realizzazione di un simile progetto sarebbe di difficile compimento.

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Luigi Ottobre