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MADDALONI- Il Pd c’è. E’ arrivata l’adesione al gruppo consiliare del Pd. Formalizzata stamane da Imperia Tagliafierro, Michele Russo, Domenico Reitano. Il ruolo di capogruppo sarà ricoperto dall’avvocato Imperia Tagliafierro. Nei prossimi giorni, è presumibile che si saranno ufficializzazioni e l e indicazioni sulle nuove strategie politiche. Resta una strana sensazione. Manca l’entusiasmo della ripartenza di un partito affrancatosi da un triennio difficile fatto di spaccature e diaspore. Lo slancio necessario per un partito che, per storia locale e dimensioni nazionali, si candida naturalmente a rappresentare l’alternativa alla maggioranza che siede in consiglio comunale e a guidare o individuare una nuova possibile classe dirigente contraltare al sindaco Andrea De Filippo. Altra sfida in corso è il rapporto con la frangia di scissionisti ancora non rientrata nel Pd. Un processo di ricucitura o dialogo che non può essere completato con il semplice tesseramento. Poi ci sono i rumors di chi vede dall’esterno le contraddizioni di un partito in piena evoluzione. Se la fuoriuscita di Campolattano, secondo la segreteria, politicamente doveva coincidere con le dimissioni (in quanto eletto con i voti del Pd e della base che ha scelto il candidato a sindaco) c’è chi legge il teorema anche alla rovescia: anche i candidati nelle civiche dovrebbero dimettersi una volta entrati nel Pd? Oltre alla chiacchiere la verità è che tre anni di scontri hanno lasciato i segni. La ricostruzione non si esaurisce con il possesso di una tessera ma è un percorso politico che è appena cominciato.

Redazione