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MADDALONI- Il mercato ortofrutticolo è occupato. I concessionari, gli operatori, i dipendenti hanno deciso di avviare un presidio permanente delle struttura di via Cancello. Da stasera, e fin quando non verranno chiarite le condizioni, i tempi di ripristino delle attività e soprattutto la tutela delle attività economiche, i lavoratori non abbandoneranno la struttura fonte di reddito e realtà socio-economica significativa (per oltre 200 addetti) con un indotto che mobilita migliaia di piccole realtà produttive e commerciali di medie e piccole dimensioni. Quello che contestano non è la chiusura temporanea, attesa dopo le ispezioni e le prescrizioni dell’Asl. Ma il modo di attuare misure: primo non concertato; secondo, non programmato; terzo non annunciato in tempo. E questo mette in ginocchio gli investimenti di questo fine settimana e della prossima. Ancora non si comincia a pianificare l’intervento di adeguamento e già si contano i danni: frigoriferi pieni, camion pieni e merce deperibile a rischio. Una situazione poco sostenibile che va disciplinata. L’ordinanza di sospensione cautelare, formata dal sindaco Andrea De Filippo, fa menzione delle prescrizioni dell’Asl ai fini cautelativi. Ma non specifica il piano di ripristino delle condizioni di piena agibilità indicate genericamente in 60 giorni. Si apre una prospettiva non sostenibile: la chiusura che intatta il periodo natalizio che equivale ad un vero tracollo finanziario. Ordinanza e prescrizione da una parte e effetti gravissimi delle imprese e indotto dall’altro impongono un dialogo, un confronto, una mediazione e una programmazione degli interventi. Programmazione, che mancando, ha portato a trasformare il mercato in discarica; i disservizi in carenze e la mancanza di manutenzione ordinaria in emergenza igienica-sanitaria. Ognuno per la sua parte deve dare risposte. E’ il tempo delle responsabilità.

Redazione