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Il violino di Giovanni Angeleri, Premio Paganini 1997 chiude il mese di Novembre della rassegna Autunno Musicale. Suoni & Luoghi d’arte –  XXV edizione con l’ appuntamento con la Musica da Camera al Museo Archeologico di Calatia a MaddaloniVenerdì 22 novembre, accompagnato dalla chitarra di Gabriele Zanetti e con i Concerti dell’orchestra il 23 novembre presso la Chiesa di S. Pietro a Majella  ad Aversa, e domenica 24, alla Cappella Palatina della Reggia di Caserta con l’Orchestra da Camera di Caserta, diretta da Antonino Cascio.

Giovanni Angeleri, Premio Paganini 1997 è figlio di musicisti e fin dall’infanziA si è dedicato anche allo studio della musica antica con strumenti originali: le prime esibizioni  sono state con il violino barocco insieme ai genitori, docenti ai corsi di musica antica presso la Fondazione Cini di Venezia. Giovanissimo ha iniziato la carriera concertistica affermandosi in diversi concorsi internazionali. Il suo nome compare nell’Albo d’oro dei vincitori del Kreisler di Vienna, del Lipizer di Gorizia, dell’UNISA di Pretoria e del Vaclav Hummel di Zagabria di cui è stato il primo, e tuttora unico, vincitore italiano del Primo Premio assoluto. Il definitivo riconoscimento sulla scena internazionale, che lo ha visto poi partecipi di numerosi Festival internazionali, gli è venuto dalla vittoria del Paganini di Genova nel 1997. Nei 59 anni di vita di questo Concorso tre soli violinisti italiani hanno avuto l’onore di vincere il Primo Premio, e Giovanni Angeleri è uno di questi tre.

Per il concerto di venerdì, sarà accompagnato dalla chitarra di Gabriele Zanetti. Diplomato in chitarra presso il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, svolge una intensa attività concertistica e musicologica in vari ambiti e generi. Per la classica e la contemporanea colta ricordiamo l’edizione per la casa editrice giapponese “Da Vinci”, del sesto Concerto di Niccolò Paganini nella versione originale per violino e chitarra.

Sabato e domenica, per i concerti ad Aversa e e alla Reggia di Caserta Giovanni Angeleri sarà accompagnato dall’Orchestra da Camera di Caserta, fondata da Antonino Cascio, che ha collaborato in più occasioni con solisti noti e partecipato ad importanti festival e stagioni concertistiche in Italia ed all’estero, proponendo programmi collegati alla propria attività di ricerca.

Fino al 26 dicembre la Reggia di Caserta, il Museo Campano di Capua, il Museo Archeologico di Maddaloni, nonché le chiese monumentali di Sessa Aurunca, Carinola, Maddaloni e Piedimonte Matese saranno protagoniste di variegate proposte musicali da Pianofestival, alla Musica da Camera, all’ A-Solo, ai Concerti dell’Orchestra, ad Estonia Contemporanea. In parallelo anche un ricco carnet di “Altri Eventi”: Educational, Piano Lab, Suoni & Sapori, Electronics Lab, Itinerari Barocchi/Europa classica, L’atro Suono/Bosphorus Project.

L’Autunno Musicale è sostenuto dal MIBACT – Direzione Generale Spettacolo e dalla Regione Campania e si avvale della collaborazione di vari enti: la Reggia di Caserta, la Provincia di Caserta e il Museo Campano di Capua, il Polo museale di Napoli e il Museo archeologico di Calatia , i Comuni di Carinola, Maddaloni e Piedimonte Matese, il Centro Unesco Caserta, le Associazioni, Byblos di Piedimonte Matese, Mozart di Sessa Aurunca, Pro Loco di Carinola, Lyons Club Aversa Normanna, Irem e Area Arte.

Il Museo Archeologico di Calatia ha sede nel Casino di Starza Penta, una delle più significative testimonianze storiche e monumentali di Maddaloni ed una delle residenze principali dei Carafa della Stadera che ebbero in feudo Maddaloni dal 1465.

Il Museo è stato inaugurato nel 2003. L’esposizione archeologica si articola su due piani e presenta i reperti provenienti dalle necropoli di Calatia e dall’area urbana in un arco cronologico compreso tra la fine dell’VIII sec. a. C. e l’età tardo romana.

 La Cappella palatina della Reggia di Caserta, nella quale suonerà l’orchestra, fu inaugurata nel Natale 1784 e bombardata nel 1943, fu progettata ispirandosi a quella di Versailles per volere del Re, ma Vanvitelli con suo genio riuscì a sintetizzare in essa tutta la tradizione rinascimentale, manieristica e barocco dando origine al neoclassicismo.

Giovanni Angeleri
Gabriele Zanetti
Redazione