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NAPOLI- (di Elio Bove) La chiusura del termovalorizzatore di Acerra nel mese di settembre e per circa 40 giorni accende la polemica in questo scorcio di campagna elettorale. E’ sempre il Movimento 5 Stelle ad attaccare il Presidente De Luca. La capogruppo alla Regione, Valeria Ciarambino, va diritto alla questione, perché al momento non si conoscono i siti alternativi da utilizzare nel periodo di chiusura dell’impianto. Inoltre non si conoscono le procedure che il Governatore De Luca intende attivare per fronteggiare la gestione emergenziale dei rifiuti nel mese di settembre. L’impianto, come è noto, recupera e trasforma in elettricità l’energia contenuta nei rifiuti non riciclabili, che vengono portati negli STIR regionali. Inoltre nei 40 giorni di chiusura dell’impianto si prevede la produzione di 70mila tonnellate di rifiuti. A destare preoccupazione è lo stesso Presidente della Regione,che non ha nascosto che potrebbe determinarsi una vera e propria emergenza, evidenziando la necessità di individuare aree di stoccaggio provvisorie di rifiuti e di smaltire i rifiuti accumulati nell’arco di massimo quattro mesi. Ad oggi non trapela niente. Probabilmente la campagna elettorale ha preso il sopravvento sulle importanti programmazioni regionali, tese a scongiurare quello che potrebbe essere un ulteriore fallimento sul versante rifiuti. Dopo i ritardi sulla realizzazione degli impianti di compostaggio, previsti dal Piano regionale, continua la querelle sul termovalorizzatore di Acerra.

Redazione