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MADDALONI- Smaltito l’effetto annuncio e anche l’entusiasmo delle tifoserie restano da ultimare amministrativi. A predicare “moderato ottimismo” sull’esito dell’accordo Comune-Interporto Sud Europa, che vale oltre 14 milioni di euro e subito oltre 900 mila euro nella casse comunali, è Gaetano Correra portavoce di “Alternativa per Maddaloni”.

La prima rata è all’incasso. E’ cambiato il vostro giudizio sul concordato preventivo? Avete sciolto le vostre riserve?

No perchè la nostra inquietudine non è sul medio o lungo periodo. Questa vicenda durerà qualche annetto, quindi fuori le carte. Mi spiego: avendo come stella polare della nostra visione amministrativa il bene della città è tutto bene quello che finisce bene. E ne siamo contenti. ma non ci basta. Non vogliamo il buon esisto di una partita ma vogliamo vincere l’intero campionato. Fuori dalla metafora calcistica, ci preme che tutta l’operazione vada con certezza assoluta a buon fine. E proprio per questo, visto che si tratta di soldi dei maddalonesi vorremmo vederci chiaro e leggere rigo per rigo termini e condizioni dell’accordo. L’Ise non è istituto di beneficenza e deve pagare tasse, cioè soldi che sono dei maddalonesi, tanto premesso sia reso pubblico l’accordo. Se poi questo è inappuntabili siamo molto ma molto felici. Ma fateci vedere le carte.

E’ un appello alla trasparenza amministrativa?

E’ una considerazione banale sul buon modo di condurre la cosa pubblica che deve essere copartecipata perchè deve essere trasparente e deve trasparente perchè è essenzialmente copartecipata.

Sta dicendo che la maggioranza gioca a carte coperte?

Dico che vanno rese pubbliche le condizioni che stanno alla base dell’accordo. None esiste accordo conciliativo privo di condizioni che lo legittimano e che ne vincolano la sua attuazione. Vorremmo sapere quali sono le condizioni a cui deve sostare l’ente comune per riscuotere le tasse non pagate. Credo che sia un atto dovuto.

Ma voi vi lamentate della scarsa condivisione e trasparenza in materia di scelte qualificanti per la città. Questa è una delle tante?

Certamente. Vorremmo sapere se, come e quando il Comune chiuderà l’accordo con Rfi. Un accordo che non può non andare nelle direzione del bene comune. Non si comprende pertanto perchè non deve essere condiviso. e lo stesso si potrebbe dire in materia di scelte urbanistiche e di gestione della macchina comunale.

Torniamo alla conciliazione. Insomma, volete leggere gli atti?

Si vogliamo vedere le carte. Siamo contenti che tutto stia andando per il meglio. Saremmo lieti se scoprissimo che il Comune si è infilato in una botte di ferro e non in un accordo capestro. Non sono le rate che ci faranno felici ma l’assenza di clausole e obbligazioni che potrebbero tenere l’ente vincolato a lacci e lacciuoli.

Redazione