00 2 min 5 anni

MADDALONI- Avanti nonostante tutto. Presentato il ricorso al Consiglio di Stato da parte di Autostrade per l’Italia e il «Consorzio stabile Arem»: l’obiettivo è cancellare l’annullamento dell’affidamento dei lavori dello svincolo autostradale sull’A30. Tutto come previsto. Si va avanti. Ma spunta anche un “pano B”. Innanzitutto, il Tar ha annullato l’affidamento ma non ha affidato i lavori al secondo in graduatoria. Allora Autostrade per l’Italia gioca d’anticipo, e per guadagnare tempo, ha avviato le procedure di “giustificazione dei prezzi” anche per le imprese ricorrenti. Insomma, ci si prepara anche alla eventuale sostituzione dell’affidatario dei lavori in tempi rapidi. Ma c’è anche  parte una parallela mobilitazione del sindaco Andrea De Filippo contro il «rischio rallentamento e addirittura paralisi dei lavori» ma di quelli in corso e in fase molto avanzata gestiti direttamente dal Comune di Maddaloni. E’ pressing sulla Sovrintendenza per accelerare le procedure di scavo e movimento terra sotto al supervisione di archeologi. All’Ufficio tecnico di Maddaloni sono moderatamente ottimisti. Si va avanti comunque: non si contano gli intoppi incontrati e superati negli ultimi dieci anni. Intanto, si sono rovesciate le parti: i lavori appaltati dal Comune per la costruzione delle bretella di collegamento tra il casello e l’ex statale 265 sono in fase terminale. Burocrazia e battaglia in sede amministrativa a parte, questa volta, ne esce vincitore il comune di Maddaloni, al quale va tutto il merito di aver prima salvato il progetto, di averlo cantierizzato e portato a termine.

Redazione