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MADDALONI- Salvo contrattempi dell’ultimo minuto, venerdì primo febbraio ci sarà la firma alla conciliazione giudiziale tra Comune di Maddaloni e Interporto Sud Europa (Ise). E mercoledì 20 febbraio, si materializzerà il pagamento di 880 mila euro: la prima delle 16 rate trimestrali (da 886 mila euro cadauna per la precisione) per quattro anni pari ad un importo annuale di 3.5 milioni di euro. Tanto premesso abbiamo scambiato qualche veloce battuta a caldo con il sindaco Andrea De Filippo sulle potenzialità, ma anche sulle perplessità, che questo accordo genera.

Sindaco, dopo tanta attesa, ci siamo. Se la sente di sottoscrivere le affermazioni di quanti parlano di atto amministrativo storico?

Non sta al sindaco esprimere giudizi sul proprio operato. Ne intendo oggi abbandonarmi ad atti di narcisismo. Certamente però sia chiara una cosa:  abbiamo cambiato la storia nel senso della rotta amministrativa.

Può essere più esplicito?

Mi riferisco alla solita storia: quella di affidarsi al contenzioso perenne e permanente. Fare causa pluriennale invece di governare, guidare e non subire i processi e pure i danni connessi. Posso dire, senza tema di essere smentito, che la solita storia l’abbiamo cambiata: al posto del solito contenzioso, c’è un accordo.

Sta rivendicando la strategia della “rottamazione dei contenziosi”?

E non solo. E’ facilissimo governare senza scegliere: al posto degli atti politici o amministrativi ci si affida sempre e solo all’avvocato. Magari si mette una vicenda scomoda, ma importante per il territorio, nel congelatore per poi passare la patata bollente alle prossime consiliature o addirittura alle prossime generazioni ipotecando il futuro dei nostri figli. E’ quello che è drammaticamente successo nel passato recente. Un atteggiamento inaccettabile. E’ accaduto per oltre 20 anni.

Può fare qualche esempio?

Sono stati tenuti in piedi contenziosi davvero storici: ho firmato, tra i tanti, un accordo con Autostrade per l’Italia che ha chiuso una querelle in atto dal 1975. Per non parlare dei rapporti (costellati da sconfitte clamorose con Rfi fino dal lontano 1970) sostituendo, in questo caso, il metodo della contrattazione alla pari a quello sterile dello scontro giudiziario permanente. E la lista sarebbe molto lunga.

Andiamo al sodo: la maggiori perplessità, sollevate dall’accordo con l’Ise, è che il contraente possa non onorare le scadenze. Che ne pensa?

Si sappia una volta per tutte che la conciliazione giudiziale non cancella tutte gli atti di rivalsa, che anche oggi potremmo innescare, ma li rafforza

E poi?

E poi molti non sanno che, se applicassimo la logica dominante del contenzioso  ad oltranza, solo un paio di annualità potrebbero essere riscosse. Le altre sarebbero tutte da negoziare. Invece, si è arrivati da un accordo globale.

In cifre quanto potrebbe eventualmente ottenere il Comune bypassando l’accordo?

Poco meno di 700 mila euro se non ricordo male. Come vede, cifre alla mano e a carte scoperte, abbiamo cambiato la solita storia quella che fa il pieno di carte bollate e il vuoto nelle casse comunali. Ma avremo modo di entrare anche nei dettagli al tempo opportuno.

Redazione