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MADDALONI- Nulla sarà più come prima. Nel silenzio generale si apre l’ultima settimana di vita produttiva ordinaria per la  “Maddaloni Cementi srl” del gruppo Colacem. Da lunedì prossimo 28 parte la cassa integrazione, per 12 mesi a rotazione, che coinvolgerà (ad eccezione di tre unità addette al settore commerciale) 81 dipendenti su 84. Nonostante il silenzio generale, nulla sarà più come prima perché inizia il il “Programma straordinario di gestione dell’attuale fase di crisi”, predisposto dalla Colacem, presentato e firmato in Regione. Esiste un unico punto da sottoporre alla’attenzione generale. Oltre l’azione di ristrutturazione ed esplorazione del mercato che farà l’azienda, in questo anno parte soprattutto il “piano di gestione della crisi” che prevede soprattutto la mobilità verso gli altri stabilimenti del gruppo (Varese, Arezzo Gubbio). Il “trasferimento delle risorse umane al fine di garantire la continuità lavorativa” è una sfida e un impegno molto intenso per la Rsu aziendale e le segreterie provinciali di Fillea-Cgil e Filca-Cisl. Si discute degli incentivi, della possibilità di sperimentare periodi di trasferta e anche del futuro di chi rimane a Maddaloni e delle prospettive dello stabilimento. Temi complessi che avranno bisogno di tutto lo sforzo, di tutta la serenità e di tutta la concentrazione per essere affrontati e gestiti al meglio. Insomma, di lavora per evitare traumi socio-economici e lasciare aperte concerete opportunità occupazionali. Non si comprende invece il silenzio generale e soprattutto di partiti e movimenti, sempre pronti con comunicati stampa (spesso su fatti marginali o per polemiche a sfondo personale) e ora ammutoliti al cospetto del tema dei temi come il lavoro, la sua tutele e le politiche occupazionali. Se ci siete battete un colpo.

Redazione