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burattinaio-iiiLe grandi manovre sono ufficialmente iniziate e, come storicamente accade, a scendere in campo per l’individuazione dei candidati a Sindaco sono riapparsi gli specialisti del mestiere: burattinai, strateghi e bacchettari. Le tre figure professionali vengono utilizzate, a seconda dei casi, per creare principalmente scompiglio, per denigrare i competitor e soprattutto per tirare acqua al mulino del candidato che si intende sostenere. Come per magia girano la città, rigorosamente a piedi, soli o al massimo in coppia. Strette di mano, tante telefonate, caffè e poi, se è proprio necessario, un incontro in qualche studio sempre per pochi intimi, perché convocare una riunione di un gruppo sarebbe un’eccezione e il parere degli altri non conta, anzi le notizie da divulgare devono essere imposte per convincimento o sfinimento, non si può mai correre il rischio che il parere eccelso può subire mutazioni, i galoppini devono solo eseguire. Gli schieramenti vanno abbastanza delineandosi. Nel centrosinistra il percorso delle primarie è avviato. Nella prossima settimana si conoscerà la colazione definitiva, il regolamento, la data per la presentazione delle candidature e la data di svolgimento. In casa Pd, al momento, il quadro sembra abbastanza chiaro. Flavio Smarrelli ha ufficializzato la sua disponibilità, Maurizio Reitano non ha smentito le voci di un suo interessamento, idem per Clemente Gorgoglio e Peppe Razzano. Se cambierà qualcosa, nelle prossime settimane avremo notizie, gli altri nomi espressi nelle ultime settimane come Sandro Correra e Giovanna Sabba sono ancora pronti per l’evenienza, ma per accadere che la scelta ricade su uno dei due non dovrebbero svolgersi le primarie, cosa assai complicata visto il lavoro di Pina Picierno e dei leader degli altri movimenti che hanno aderito alle primarie, già all’opera per la composizione delle liste con i candidati al consiglio comunale. Il nodo cruciale è conoscere il loro pensiero. Se esprimeranno un candidato o daranno una mano ad uno dei candidati del Partito Democratico bisogna ancora capirlo, di certo saranno decisivi e non avranno il ruolo di comparse. Chi guarda con grande interesse alle primarie è Andrea De Filippo. Il leader di Maddaloni nel Cuore, a quanto si apprende, spera in una spaccatura del Partito Democratico e in ricongiungimento con qualche esponente del centrodestra per ripresentarsi con lo stesso schema di tre anni fa alla città, una coalizione civica dove sono presenti soggetti che hanno militato in ambo gli schieramenti. Nelle ultime ore però c’è chi cerca di convincerlo a partecipare alle primarie. Diversi esponenti del Partito Democratico, che non riescono a trovare un candidato competitivo e che sono preoccupati che le primarie possano essere vinte da qualcuno che non risponda alle loro direttive, sperano che Andrea De Filippo possa optare per il centrosinistra piuttosto che per la coalizione civica. Entrare nel gioco delle primarie per Andrea De Filippo vorrebbe dire mutare l’impostazione che lo ha visto protagonista contro Rosa De Lucia e rivivere una nuova esperienza di centrosinistra dopo l’avventura con l’Asinello di Romano Prodi prima del passaggio in Forza Italia. Certo, la partecipazione di Andrea De Filippo alle primarie renderebbe la competizione ancora più interessante, le sorprese sono dietro l’angolo e chissà che veramente possa accadere. Il gruppo che fa capo all’ex Sindaco Antonio Cerreto invece, sta lavorando assiduamente per la candidatura di Alfonso Di Nuzzo, pare che siano pronte un paio di liste a supporto del Giudice di pace con Mario D’Addiego come candidato di punta al consiglio comunale. Altra ipotesi in campo è quella di Antonio Ferraro che, grazie alla collaborazione di suoi amici storici dell’Udc come Angelo Santonastaso e Sandro Gentile, sta provando a mettere in piedi uno schieramento di centro con qualche lista civica in supporto. Una sorta di schema De Filippo, ma in casa Udc non tutte le posizioni sono concordi, Nunzio Sferragatta a più riprese ha indicato il percorso del centrosinistra come soluzione per i centristi, quindi quello di Antonio Ferraro potrebbe diventare una scelta autonoma rispetto al partito. Per il centrodestra, finalmente, dopo sette mesi i reduci della coalizione di Rosa De Lucia sono tornati ad incontrarsi. Il tentativo portato avanti è la costruzione di una coalizione che veda protagonisti tutti i consiglieri comunali uscenti come candidati al consiglio comunale intorno all’individuazione di un uomo di sintesi che possa tenerli insieme, un nome su tutti che sta prendendo piede è quello dell’ex Assessore Enzo Lerro. Gli altri due papabili che stanno lavorando in questa parte di campo di gioco sono Claudio Petrone e Gigi Bove. Il preside, supportato da Giacomo Lombardi, sta provando a mettere in piedi una coalizione di liste civiche, mentre per Gigi Bove pare che siano pronte almeno tre liste al suo sostegno fatte soprattutto di giovani. Per Maddaloni quindi si prevedono tanti schieramenti, molti dei quali simili o uguali tra loro, con il centrosinistra e il centrodestra che alla fine cercheranno di aggregare quanto più è possibile. Chi vivrà vedrà…

bocchetti