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Nonostante l’appassionato e puntuale intervento del leader del centrodestra Giovanni Schiappa, le articolate e competenti parole del leader del centrosinistra Achille Cennami e il voto contrario (ma motivato) dei Consiglieri comunali di minoranza, una maggioranzaconsiliareormai “cotta”, scarsamente competente e quasi del tutto muta ha approvato il 31 maggio scorsoun illegittimo (e frettoloso) bilancio previsionaleche calpesta almeno due sentenze della Corte costituzionale e snobba i gravissimi rilievi mossi dalla Corte dei conti alla gestione finanziaria degli ultimi annihttps://www.youtube.com/watch?v=l0-UjiA8o4I. Un illegittimo bilancio (allegati compresi) che ancora una volta certifica il dissesto occulto (o occultato?) e che-tra le tante altre anomalie– evidenzia, per l’ennesima volta, l’assoluta incapacità –accompagnata dalla scarsa volontà– dell’Amministrazione Pacifico di combattere efficacemente l’evasione e l’elusione. Non c’è spazio neanche al minimo dubbio sul fatto che a Mondragone si siano ormai raggiunti livelli gravi e oggettivi di tolleranza nei confronti del gravissimo fenomeno dell’evasione (ed anche di disparità di trattamento dei contribuenti). L’AMBC continua a ritenere che la battaglia contro l’evasione non può che riguardare innanzitutto l’Amministrazione comunale,ma deve coinvolgere anche la stessa cittadinanza, e dunque anche i privati, nei limiti di quanto possono adoperarsi per eliminare propri e altrui comportamenti che si allontanano dai principi che discendono dall’art. 53 della Costituzione (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”). L’AMBC resta convinta che un primo contributo significativo può essere rappresentato dal pieno riconoscimento da parte di tutti – Amministrazione comunale e Cittadini – che l’evasione fiscale non è un comportamento degno del cittadinoe che solo la sua eliminazione può avvicinare la nostra città a risultati di maggiore giustizia sociale e può forse scongiurare un sempre più ineludibile fallimento delle casse comunali. Ma le responsabilità per il disastro delle entrate comunali di Mondragone (e, quindi, per l’enorme evasione) sono oggettive e facilmente riscontrabili. A partire dalla mancata gestione da parte dell’Amministrazione Pacificodi un corretto, semplice e fluido rapporto tra gli uffici comunali che si occupano di tributi e i cittadini, ritenuti non di rado, ingiustamente e troppo frettolosamente, tutti potenziali evasori e come tali da trattare. È possibile, come è noto, richiedere al Comune il discarico e/o lo sgravio totale/parziale di cartelle esattoriali o di ingiunzione di pagamento, inviate per la riscossione dei tributi su ruoli emessi dagli uffici comunali. E sì, perché possono esserci anche errori, per esempio: errore di persona; evidente errore logico o di calcolo; errore sul presupposto dell’imposta; doppia imposizione; mancata considerazione di pagamenti di impostaregolarmente eseguiti; mancanza di documentazione successivamente sanata, non oltre i termini di decadenza; sussistenza dei requisiti per fruire di deduzioni, detrazioni o regimi agevolativi, non considerati precedentemente; errore materiale del contribuente, facilmente riconoscibile dall’Amministrazione.  Quindi, di fronte ad avvisi di accertamento, ad atti di irrogazione delle sanzioni tributarie, al ruolo e agli atti di diniego di agevolazioni tributare, di diniego di rimborsi, ecc.che si ritengono non facilmente comprensibili o errati il cittadino prima di pagare o opporsi formalmente ha tutto il diritto di chiedere chiarimenti al RUP. Ma è qui che “casca l’asino”e che si può constatare con mano il disastro organizzativo (voluto?) di questo settore e l’inclinazione da parte di questa Amministrazione a“prendere a pesci in faccia” i propri cittadini. Vediamo perché, riportando in forma anonima un caso(uno dei tanti) realmente accaduto. Un cittadino ritiene di aver ricevuto un atto relativo ai tributi non del tutto corretto (forse)e non di facile lettura e in data 25 febbraio 2021 contatta il Comune per un appuntamento, che gli viene però concesso soltanto per il 7 giugno, ovvero dopo ben 102 giorni e, quindi, ben al di là di tutti i tempi previsti per eventuali contestazioni formali(60 gg). E sapete perché? Perché il sistema che hanno previsto può fissare soltanto cinque appuntamenti al giorno e soltanto in determinati giorni settimanali. A Mondragone gli evasori sono tanti, ma ci sono anche tantissimi onesti cittadini che hanno il diritto di essere trattati come tali, di essere informati e ascoltati e di non essere più “presi a pesci in faccia”. Durante il suo intervento di opposizione all’illegittima proposta di bilancio preventivo il leader del centrodestra Giovanni Schiappa ha denunciato- episodi alla mano– il mal costume amministrativo e il malgoverno dell’Amministrazione Pacifico. Un’amministrazione sorda a qualsiasi critica e impermeabile a tutto, al punto da far approvare ad una maggioranza di Consiglieri (non sappiamo quanti di essi consci di ciò che stavano facendo) un bilancio palesemente illegittimo e di considerare di porre al vertice di una nuova area organizzativa dedicata ai tributi (andrebbe comunque verificato se tale spacchettamentosi poteva fare) uno “scappato da altrove (chi sa poi perché) che già disastri incredibili ha fatto e sta facendo in altra ripartizione. È proprio vero: al peggio non c’è mai fine.

Redazione