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Questa mattina presso l’Istituto comprensivo “Sinnai 2” di Sinnai (Cagliari) il capo della Polizia Lamberto Giannini ha partecipato allo scoprimento di una targa in ricordo di Emanuela Loi, prima agente donna della Polizia di Stato caduta in servizio. Emanuela è stata assassinata il 19 luglio 1992 in via D’Amelio, a Palermo, mentre era di scorta al giudice Paolo Borsellino. Alla cerimonia hanno preso parte il prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao, il questore di Cagliari Paolo Rossi, il sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda, il dirigente scolastico dell’Istituto Giovanni Gugliotta e Marcello, Claudia ed Emanuela Loi (rispettivamente fratello, sorella e nipote dell’Agente Emanuela Loi); presente inoltre una rappresentanza di alunni e le autorità civili e militari locali e provinciali. Durante l’evento è stato proiettato un cortometraggio dal titolo “Io Emanuela Loi… mi racconto”, realizzato dagli alunni della classe 1^H della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo, nell’ambito del concorso “Tracce di Memoria”, promosso dal ministero dell’Istruzione e dal ministero dei Beni culturali. Gli interventi del sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda e di Claudia Loi sorella dell’agente ucciso hanno preceduto la lettura, da parte degli alunni, di un brano sulla vita di Emanuela Loi. “Mia sorella ha perso la vita per la nostra libertà, per la nostra democrazia: era una ragazza altruista, gioiosa, allegra, positiva, sincera, affrontava tutto col sorriso sulle labbra. Il messaggio che Emanuela ci ha lasciato è che tutti noi, nel nostro piccolo, nel quotidiano, dobbiamo fare la nostra parte. Per che cosa? Per costruire una società in cui i principi della giustizia, della legalità della pace, siano fortemente radicati e che non sia più necessario morire per difenderli. Spero tanto che il sacrificio di mio sorella possa costituire per le giovani generazioni un motivo di riflessione, di maturazione che conduca alla costruzione di una società più giusta e più onesta”.  Queste le parole di Claudia in ricordo di Emanuela. Nel suo intervento conclusivo il prefetto Giannini ha sottolineato: “Oggi qui ho colto un impegno grande, un percorso intelligente che è riuscito a colpire nel cuore di questi bambini che sono stati stimolati e hanno realizzato un bellissimo lavoro, assieme alle insegnanti, per ricordare Emanuela Loi. I valori di quel sacrificio ci devono accompagnare giorno dopo giorno quando facciamo il nostro dovere ognuno per le proprie competenze. Grazie per questa iniziativa splendida che secondo me è il modo migliore per ricordare Manuela e ricordare un sacrificio che giorno dopo giorno dà i suoi frutti e dimostra quanto non sia stata vana la sua opera, l’opera dei colleghi, l’opera di magistrati come Falcone e Borsellino. Persone arrivate al sacrificio estremo per il bene comune, per il bene nostro e del nostro paese”. Nella vicina area verde, ai piedi di un ulivo che ricorda il sacrificio di Emanuela Loi, è stata scoperta la targa in memoria della poliziotta vittima del dovere. Anche in questa circostanza protagonisti sono stati i bambini che, tra gli applausi, hanno liberato in volo dei palloncini bianchi. Al termine della cerimonia il capo della Polizia Lamberto Giannini ha fatto visita in Questura dove ha incontrato una rappresentanza del personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno e le organizzazioni sindacali provinciali.
Fonte: Sala Stampa Polizia di Stato

Redazione On Line