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Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia,in collaborazione con i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Napoli, Caserta e Bologna, ha messo la parola fine ad una imponente attività investigativa attraverso l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di 19 soggetti, di nazionalità in prevalenza tanzaniana. Dal 2012, aveva inizio, partendo dal capoluogo umbro, un’attività di polizia giudiziaria dei Carabinieri del Nucleo investigativo succitato che dirigeva la propria attenzione nei confronti di un gruppo di spacciatori di nazionalità tunisina, attivi nella zona della Stazione Ferroviaria di Perugia Fontivegge, sulla limitrofa Piazza del Bacio e nei pressi della fermata del Minimetrò di via Cortonese.

Nei riguardi di costoro, tra i mesi di giugno e di ottobre del 2012,venne sequestrata eroina per circa due chilogrammi e tratti in arresto 16 corrieridi cui 5 italiani. Nel prosieguo delle indagini, costantemente supportate e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica,in ossequio alle precise direttive del Ministero dell’Interno, in tema di contrasto al traffico degli stupefacenti, oltre alla collaborazione della D.C.S.A, del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia – Divisione SI.RE.NE, attraverso lo SCIP sulla rete Enfast italiana, polacca, inglese, belga e svedese, dell’EUROPOL e di EUROJUST, si sono ricostruiti i canali di approvvigionamento dello stupefacente destinato alla piazza perugina,  identificando i fornitori intermedi operanti nel casertano, di nazionalità africana (Costa d’Avorio e Nigeria), individuando e arrestando in flagranza, fra questi, un ivoriano di circa 40 anni, affittuario di una villa di proprietà di un esponente del clan dei casalesi. Le indagini ha permesso di ricostruire minuziosamente le rotte e i metodi di occultamento.

Redazione