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di Luigi Ottobre

Il tecnico partenopeo ha parlato al termine del match contro l’Udinese

“Nel secondo tempo c’è stata una reazione, è un segnale positivo visto che la gara si era messa molto male. Cerco di essere ottimista e di guardare avanti. Spero che sia l’occasione per la squadra per uscire da questo momento difficile; le difficoltà restano. Ho visto una squadra lenta e preoccupata. Deve scoccare una scintilla per svoltare da questo momento complicato”.

“Grandissima opportunità martedì, dobbiamo riuscire a passare il turno. Quella potrebbe essere la scintilla giusta”

Sul match – “Dovevo togliere l’apatia e la lentezza del primo tempo, nel secondo tempo è stato diverso. Abbiamo cambiato atteggiamento, ho messo Llorente per mettere più prestanza offensiva. Mi sento coinvolto, quando si fa bene è merito dei calciatori, quando non è così, è colpa dell’allenatore. Questa squadra deve tirare fuori il meglio di sé, in questo momento non lo sta facendo. Il calciomercato? E’ presto.

Martedì crocevia importante, dobbiamo usare la faccia mostrata in Champions League che di certo non è quella vista in campionato. La preoccupazione in questo momento prevale sulla lucidità e sul coraggio. Nel secondo tempo ho visto una squadra sciolta che ha vinto molti più contrasti, dobbiamo insistere là. Abbiamo preso un gol da… non so come dire, ridicolo. Avevamo preparato la gara soprattutto dal punto di vista difensivo, ma invece che andare avanti quando rubavamo palla tornavamo indietro.

Polveriera? Non c’è, nulla, sento parlare di squadra spaccata, di metodi di allenamento blandi: è tutto falso. Nelle nostre discussioni non c’è stato nessun problema di questo tipo, fisicamente stiamo bene. Le partite migliori le abbiamo fatte quando l’aspetto difensivo era ordinato, preciso e attento.

Insigne? Non aveva fatto bene nel primo tempo, così come non avevano fatto bene altri. Non è responsabile della prestazione del primo tempo, ho modificato l’assetto. È il capitano e si sente molto responsabile ma ha gli stessi problemi degli altri. A questa squadra serve un po’ più di lucidità.

Gattuso? Fa parte del gioco, Rino è fratello. Non ci sentiamo in questo periodo, ci siamo visti questa estate. Non gli ho chiesto se è vero che parla con il Napoli, credo nella fiducia del presidente in me. La fiducia è di fondamentale importanza. Dimissioni? Non ci ho mai pensato, mi sento molto più coinvolto ora che quando le cose andavano bene. Se riusciamo a venirne fuori le cose andranno bene, più grandi sono state le difficoltà più le cose andranno bene”.

Luigi Ottobre