00 7 min 4 anni

“La Lamborghini? Una vera sorpresa. Una ragazza educata e disponibile. Il Festival deve tanto a Napoli e ai suoi musicisti. Amadeus ha il dono dell’umiltà, Fiorello è il vero vincitore di questa edizione”

(servizio di Vincenzo Lombardi) – Il Maestro ha fatto 13! Tredici Festival di Sanremo: dieci da orchestrale, tre da direttore d’orchestra (ma il suo curriculum di musica e televisione è sterminato. Forse non esiste grande evento dove non ci sia la sua firma, basti citare “Domenica In”, “Napoli Prima e Dopo”, “Viva Napoli”, “Amici” e una lista sterminata di prestigiose collaborazioni artistiche). Enzo Campagnoli e il Teatro Ariston: un rapporto d’amore e grandi soddisfazioni. Nell’evento più importante dello spettacolo italiano, il maestro napoletano ha raccolto tra le gratifiche più belle della sua strepitosa carriera. Quest’anno, su invito della casa discografica Universal, ha accettato una sorta di scommessa: prendere sottobraccio il nome più chiacchierato e glamour del cast: Elettra Lamborghini, la diva dei social da oltre cinque milioni di followers solo su Instagram. La regina incontrastata del twerk, nel tempio sacro di Sanremo? Geniale Amadeus nello sfruttare la sterminata popolarità della ricca ereditiera. Per completare l’opera, però, bisognava affidare Elettra alle “cure” di un grande musicista e la scelta, per onor di logica, è ricaduta proprio su Enzo Campagnoli che con passione, esperienza e un pizzico di sana follia si è messo alla guida di “Musica e il resto scompare”, la prima canzone tormentone di Sanremo70 (a breve previsto il lancio anche sul mercato internazionale).

Ph. di Carlo Capodanno

Elettra ha pensato al resto con le sue tutine extra slim che hanno lasciato poco spazio all’immaginazione e con il quasi bacio saffico con Myss Keta nella serata delle cover. Per non parlare del seno debordante che durante la finalissima è stato la gioia dei fotografi. Se Elettra Miura Lamborghini è l’icona del mondo social, tra le maggior influencer mondiali, il maestro Campagnoli non ha voluto essere da meno, vivendo il suo momento di celebrità come star del web. Sabato sera, durante l’ultimo atto di Sanremo, è salito sul palco lanciandosi in quindici secondi di ballo sfrenato e sensuale al fianco della cantante da lui diretta. Un momento destinato già agli annali del Festival. Un direttore d’orchestra che lascia la sua postazione per raggiungere l’artista sul palco e confezionare un momento che rompe gli schemi classici della liturgia sanremese. Il tutto tra gli applausi del pubblico in sala e degli undici milioni di spettatori incollati alla TV.

  • Maestro, lo sa che sabato sera ha quasi battuto Achille Lauro nei riscontri social?

Per carità, non scherziamo. È stato – confessa Enzo Campagnoli raggiunto telefonicamente da Giornale Newsun momento di evasione che voleva suggellare il grande lavoro svolto in queste settimane. Lo abbiamo pensato sabato a poche ore dall’ultima diretta. La mia “scappatella” sul palco era in rappresentanza dell’intera squadra che ha lavorato con Elettra: casa discografica, musicisti, fonici, acconciatori, stilisti e make-up. Era il modo per salutare un Sanremo fantastico!

Elettra ed Enzo Campagnoli in una delle famose stories Instagram della cantante
  • Amadeus promosso a pieni voti, allora?

L’umiltà di Amadeus si è rilevata la sua carta vincente. Non ha avuto problemi a mettersi al proprio fianco il più grande showman, Fiorello, vincitore morale e vero trascinatore di Sanremo 2020. Il Festival lo hanno guardato tutti, anche chi non accendeva la televisione da anni. Amadeus ha poi realizzato una cosa straordinaria con la RAI e il Comune di Sanremo: portare la musica e i grandi concerti, in piazza a pochi passi dell’Ariston, in modo da permettere a tutti, specie chi non può acquistare gli introvabili biglietti del teatro, di vivere le emozioni che solo la settimana del Festival sa regalare, quando Sanremo diventa il centro del mondo”.

  • Lei, intanto, ha fatto tredici! Sanremo è un passaggio importante della sua sterminata carriera

Ogni il Festival mi ha lasciato qualcosa di importante che mi ha fatto crescere umanamente e professionalmente. È uno spettacolo strepitoso, importantissimo per tutta l’industria discografica. I miei “Sanremo” li ho sempre affrontati con il sorriso divertendomi tantissimo”.

  • Il brano di Elettra, “Musica e il resto scompare” sembra essere il primo tormentone uscito dalla kermesse

È già un successo, una hit sulla bocca di tutti. È una canzone destinata a restare nel tempo. Piace ai ragazzi, agli innamorati, alle signore che vanno a fare la spesa. Elettra meritava questa soddisfazione. È una persona bellissima, meravigliosa e strepitosa. Con rispetto, educazione e grinta si è messa a disposizione di noi professionisti della musica senza fare capricci. Una ragazza umile e educata. È stata una piacevole scoperta. Poi ho avuto modo di partecipare alle sue famose stories di Instagram, dove lei ha un rapporto diretto e senza peli sulla lingua con chi la segue”.

Ph. Carlo Capodanno
  • Sparo dei nomi a caso: Iervolino, Pennino, Perris, ovviamente Vessicchio. Tutti musicisti partenopei che hanno dato tanto al Festival: Sanremo provincia di Napoli?

Basti pensare che il Festival di Napoli è nato proprio a Sanremo, al Casinò nel 1932. I professori napoletani hanno scritto la storia della musica nel mondo, non solo in Riviera. Sanremo ha bisogno di Napoli e la nostra città ha contribuito in maniera corposa a rendere grande questo evento”.

  • La classifica del Maestro Campagnoli?

Quest’anno c’è l’imbarazzo della scelta. Sono convinto che Sanremo70 avrà lunga vita nelle radio e nei concerti. Diodato, il vincitore, è stato fantastico, per non parlare di Tosca, premiata due volte proprio dall’Orchestra del Festival. Nel complesso a me sono piaciuti molto anche Gabbani, Le Vibrazioni, Rancore, la bravissima Elodie e una straordinaria Irene Grandi che con il pezzo scritto da Vasco e Curreri che andrà molto lontano. Sanremo è anche il Festival degli autori. Non dimentichiamolo…

   CLICCA SUL PLAYER ED ASCOLTA AUDIO INTERVISTA

Vincenzo Lombardi