00 3 min 5 anni

NAPOLI- (di Elio Bove) La Scuola in ospedale è uno dei punti di eccellenza del sistema nazionale di Istruzione. Da nord a sud Italia, la scuola in ospedale è una realtà di cui usufruiscono quasi 70.000 giovani pazienti, secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Nelle 200 sezioni ospedaliere e con l’ausilio di 740 docenti distaccati, durante l’anno scolastico 2017/18 hanno frequentato il servizio di Scuola in Ospedale 69.290 studenti, dalla materna alle superiori. Le regioni maggiormente coinvolte sono Campania, Lazio, Liguria e Sicilia.Il Portale del MIUR, presentato dal Ministro Bussetti, è l’ultimo tassellonato  per fornire alle famiglie degli alunni ricoverati, in ospedale o a domicilio, tutte le informazioni sul servizio scolastico e per consentire ai docenti di realizzare le migliori strategie inclusive. Garantire il diritto allo studio e la continuità didattica per chi è impossibilitato a frequentare i normali percorsi d’istruzione è determinante. Il Portale risponderà all’esigenza di garantire un servizio sempre più vicino agli studenti e di sostenere l’impegno dei docenti con l’utilizzo delle tecnologie.La scuola in ospedale è oggi diffusa in tutti gli ordini e gradi di scuola e la sua presenza nelle strutture ospedaliere garantisce ai bambini e ai ragazzi ricoverati il diritto all’istruzione come diritto a conoscere e ad apprendere in ospedale, nonostante la malattia. In molti casi essa permette ai ragazzi e alle loro famiglie di continuare a sperare, a credere e a investire sul futuro. Tale particolare offerta formativa opera nel campo della prevenzione e del contrasto della dispersione scolastica.L’educazione e la salute sono due aspetti inscindibili di una sola dinamica che ha lo scopo di sostenere e incrementare il benessere fisico e psichico di bambini e giovani.È possibile, inoltre, programmare momenti di lezione in videoconferenza tra gli studenti ricoverati e la loro classe di appartenenza. Seguire le lezioni a distanza può significare, per il ragazzo malato, partecipare alla vita di classe e conservare un equilibrio nella propria vita sociale. Al termine del percorso didattico svolto, che spesso avviene con le dimissioni del paziente dall’ospedale, il team della sezione ospedaliera provvede ad inviare alla scuola di provenienza dell’alunno, una documentazione sulle attività formative svolte.

Redazione