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Sull’incontro tra tecnici e la richiesta di istituire una “short list” per il disbrigo delle pratiche edilizie, pubblichiamo il primo contributo dell’arch. Gianni De Santis che mette in guardia contro i conflitti di interessi di tecnici esterni operanti, per interposta persona, sul territorio comunale nonchè sull’inevitabile esodo di incarchi a danno di altri professionisti.

Egregio Direttore,

in merito alla crisi che sta attraversando l’Ufficio Tecnico e al conseguente blocco delle pratiche edilizie, occorre precisare che mai, da tempo remoto, l’UTC di Maddaloni ha brillato per tempestività e rispetto dei termini di rilascio dei titoli edilizi richiesti. Premesso questo, con la decapitazione del Settore Urbanistico determinata dall’improvviso pensionamento (anticipato per ferie accumulate e, altrimenti, non riconosciute) della Dirigente arch. Pellegrino e del Funzionario geom. Desiato, l’Ufficio certamente attraversa una fase di sbandamento rimediabile solo sostituendo al più presto le due unità non più operanti.

Poi si pone il problema dell’esame e istruttoria delle pratiche edilizie; la struttura operativa, almeno al momento, è rimasta intatta per qualità e per numero di unità, ed è supportata, per quanto riguarda il Condono Edilizio, da Commissioni esterne che stanno operando a pieno regime per smaltire l’arretrato. Per il normale funzionamento del Settore Urbanistica certamente sarebbe auspicabile il recupero di qualche ulteriore unità operativa dislocata negli anni in altri uffici comunali.

Premesso questo, rinnovati il rispetto e la stima che nutro per gli amici organizzatori degli incontri tra Professionisti sulla crisi dell’UTC, a chi sollecita un intervento sull’argomento espongo di seguito la mia posizione che mi ha indotto a non partecipare alla discussione.

Vi è l’esigenza di ricorrere a una “Short list” di tecnici esterni? Forse sì, forse no!

Se sì, certamente configurerebbe un salto del gambero riportandoci a decenni addietro quando operavano le tanto discusse e abolite Commissioni Edilizie; se sì, una cosa però deve essere chiara, anche al fine di evitare ricorsi e contenzioni: è quanto mai opportuno vietare l’inclusione nella eventuale “Short list” di tecnici esterni operanti direttamente o per interposta persona sul territorio comunale. Questa clausola è fondamentale per evitare sia un evidente conflitto di interessi, che il prevedibile esodo di incarichi professionali che verrebbe a determinarsi sul territorio comunale a favore dei “Tecnici istruttori comunali-liberi professionisti”. Oggettivamente, in questa eventualità, sarebbe naturale che la committenza si rivolgesse direttamente ai liberi professionisti della “short list”

poiché investiti del non trascurabile potere di istruirsi e approvarsi le pratiche piuttosto che ad altri tecnici anche se, eventualmente, dotati di maggiori qualità e competenze.

arch. Gianni De Santis

      

                                                                                        (Gianni De Santis)

Redazione