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MADDALONI- Storia di sciatteria e di abbandono. Un anno di perdite di gas e pungente fetore di metano. Non è stato sufficiente. Solo la mobilitazione parallela per le bollette stellari (salite a sei mila euro), per gli atleti rimasti senza riscaldamento e senza acqua calda. I disservizi dimenticati hanno partorito disagi inattesi:  docce fuori uso e squadre locali multate dal giudice sportivo per mancata erogazione dei servizi essenziali per l’attività fisica. Non ultima la imbarazzante e magra figura rimediata con le squadre ospiti. I disagi, al «Pala Angioni-Caliendo» di via de Curtiis, hanno superato il livello di tollerabilità. E’ stata necessaria la dura reazione del sindaco Andrea De Filippo per vincere l’apatia, ottenere il monitoraggio dei pericoli reali e potenziali per la pubblica e privata incolumità, una verifica all’ufficio tecnico e cancellare gli effetti dell’abbandono, della trascuratezza e della mancanza di ordinaria manutenzione che generano emergenze. Le ispezioni, imposte dal sindaco, preventivamente sventato guai maggiori. I tecnici dell’Utc hanno rilevato che il degrado galoppante degli impianti ha compromesso la zona caldaia: rilevate perdite e disfunzioni nell’area del bruciatore, fughe di gas in atto nel vano caldaia e blocco dell’accensione dell’impianto. Azzerai tutti i rischi: disattivati gli impianti mal funzionanti; chiusa l’erogazione del gas metano. E adesso, l’emergenza vera è diventata tutta finanziaria: si cercano le risorse economiche per sostituire il sarbatoio di servizio alla caldaia e il bruciatore ormai messo fuori servizio.

Redazione