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(di Nello Ferraro)
Sconfitta indolore come un giudizio tecnico di Fedez per un cantante e influencer come la Ferragni per il mio outfit, quella subita dagli azzurri in terra austrica per tre reti a uno che non compromette il passaggio ai quarti di finale, solo grazie alla vittoria dell’andata per tre reti a zero quando solo grazie ad un superbo Meret mantenne la porta inviolata. Prepartita turbolento per Ancelotti costretto a schierare Mertens al posto di Insigne costretto a dare forfait per noie muscolari durante il riscaldamento. Pratica qualificazione praticamente chiusa al 14′ quando Milik insacca in semirovesciata nell’area piccola, sfruttando un rimpallo tra difensore e portiere dopo un ottima azione personale di Mario Rui bravo a rubare palla su pressing offensivo. Gol che sembra sgasare l’effervescente pubblico della Red Bull Arena (tra cui si fanno sentire i circa 1500 supporters partenopei) che riprende subito brio al 28′ quando il bomber Dabbur mette a sedere Chiriches trafiggendo Meret sul primo palo, a seguito di un grave errore in uscita di Allan che perde palla non rispettando la regola n°23 del manuale del calcio (“Mai passare la palla in orizzontale ad un compagno su pressing avversario”). Dopo 3′ ci prova Ruiz a spezzare definitavemente i sogni di rimonta austriaci colpendo un palo con un bolide calciato da circa 25 metri. Primo tempo che si chiude senza altre emozioni se non per il secondo tunnel di stagione di Hysaj, il terzino meno amato dai NO TAV.
Secondo tempo che inizia con il Napoli che stacca la spina troppo presto come un ansioso tirocinante elettricista, proiettato con la testa a Nyon pensando al prossimo avversario da affrontare tra circa un mese (11 e 18/04). Errore già commesso in precedenti gare che costa agli azzurri il passivo di altre due reti subite al 65′ e 91′ intervallate anche da un palo di Dabbur e altre situazioni pericolose. Un pò troppo per una squadra che mira alla vittoria finale seppur con l’alibi di avere la qualificazione ormai in tasca, visto che in ambito Europeo non bisogna mai distrarsi dato che il livello delle avversarie non è equiparabile al nostro campionato.
Episodio curioso e divertente da segnalare al 87′ quando, a seguito di una sostituzione, Samassekou nasconde negli slip il pizzino del suo mister, probabilmente contenenti indicazioni del caso!

TABELLINO
SALISBURGO: Walke 5.5; Lainer 6, André Ramalho 6, Onguené 5.5, Ulmer 6; Mwepu 5 (14′ st Gulbrandsen 7), Samassekou 7, Wolf 6.5, Szoboszlai 6.5 (29′ st Leitgeb 7); Minamino 6 (41′ st Haland s.v.), Dabbur 7. A disposizione: Stankovic, Vallci, Todorovic, Daka. Allenatore: Rose.
NAPOLI: Meret 5.5; Hysaj 5.5, Chiriches 5.5 (33′ st Malcuit s.v.), Luperto 6, Mario Rui 6.5; Zielinski 5.5 (29′ st Diawara 6), Allan 5, Fabian 6, Callejon 5.5; Milik 6.5, Mertens 6 (43′ st Younes s.v.). A disposizione: Ospina, Ghoulam, Verdi, Insigne. Allenatore: Ancelotti.
ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna).
MARCATORI: 14′ pt Milik, 25′ pt Dabbur, 20′ st Gulbrandsen, 46′ st Leitgeb.
NOTE: Ammoniti: Onguenè, Samassekou; Milik. Recupero: 5′ st.

bocchetti