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MADDALONI- Primo anno di riapertura e già raddoppiata l’attività giudiziaria: sono salite a quota duemila gli «affari giudiziali» dell’ufficio del Giudice di Pace di Maddaloni. In pratica, gli atti giudiziari e le sentenze prodotte hanno raddoppiato i livelli del 2011. Pertanto, più che raggiunta l’auspicata condizione di «sostenibilità giudiziaria e finanziaria» ovvero la condizione posta come necessaria e sufficiente dal Ministero della Giustizia per ottenere la continuità e l’idoneità del la gestione di un presidio di giustizia di prossimità. Adesso, si prospetta il problema diametralmente opposto: l’adeguamento numerico degli organici, il cui standard è fissato dal Guardasigilli, che periodicamente monitora la gestione dell’Ufficio del Giudice di Pace. Così, anche in prospettiva della riforma e incremento delle competenze del Giudice di Pace del 2020, è essenziale che il consorzio intercomunale (formato da Cervino, Maddaloni e Valle di Maddaloni) programmi la formazione di altro personale da reperire nelle piante organiche dei singoli enti locali. E’ più che scontata l’impennata degli affari quando cominceranno ad essere trasferite sul territorio le competenze in materia di «liti di condominio» ma anche le controversie in materia mobiliare come tutte le attività collegate alla gestione della «volontaria giurisdizione» al momento di competenza esclusiva del tribunale.

Redazione