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MADDALONI- “Ponte Vapore”, l’ipotesi sostituzione si fa più remota e quella della manutenzione straordinaria immediata invece è molto probabile. Oltre le chiacchiere, Rfi ha parlato. Ed ha espresso piena disponibilità ad una verifica statica completa sul manufatto. E la vicenda, sottratta alla cultura degli annunci, assume contorni molto precisi: la pericolosità del manufatto non sarebbe collegata alla tenuta dell’impalcato e nemmeno della soletta ma ai problemi delle paratie laterali (spaccate) e del guard rail (rischio crollo). Ma c’è di più: Rfi è pronta al restyling della infrastruttura con tecniche moderne: consolidamento statico, rafforzamento delle spalle e capacità di tenuta a i carichi pesanti e alle vibrazioni. C’è già pure l’ipotesi progettuale: in caso di non sostituzione, a manutenzione avvenuta, si prospetta l’allargamento dell’ingresso all’attraversamento per rendere più agevole il transito di veicoli e Tir. “Il quadro della situazione –spiega e precisa l’on Antonio Del Monaco (Movimento Cinque Stelle)- è chiaro: sono state tracciate le disponibilità e individuati i protocolli di intervento. Per quanto riguarda invece l’ipotesi di sostituzione il tutto andrà inquadrato nelle trattativa complessiva in corso con Rfi”. Il comune, storicamente arroccato all’approccio burocratico, alle Ctu, ai conflitti di competenze e alle carte bollate, è meno dinamico. Al momento, il vero problema è il dopo intervento di consolidamento. Rfi adotterà il manufatto ma c’è da sciogliere il problema delle manutenzioni future che, probabilmente, potrebbe essere in capo all’ente locale per la viabilità soprastante ma che non possono non riguardare Rfi per la parte che interssa il sottostante attraversamento ferroviario.
 

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